Compiono dieci furti: arrestati a Perugia

In manette ci sono finiti tre cittadini di nazionalità straniera: incastrati dalla polizia di Stato al termine di una lunga indagine

Condividi questo articolo su

Avrebbero compiuto almeno dieci furti a Perugia – soprattutto nei confronti di negozi del centro storico – ma la polizia di Stato, al termine di un’indagine articolata, li ha scoperti e inchiodati alle proprie responsabilità. Si tratta di due cittadini tunisini di 36 e 28 anni e di un palestinese: ora sono tutti in tre in carcere, a Capanne.

L’indagine I furti, accaduti fra il maggio del 2015 e il 2016, sono finiti all’attenzione degli agenti della squadra Volante – coordinati dal vice questore aggiunto Isadora Brozzi – che hanno analizzato caso per caso, raccogliendo quanti più elementi possibile per giungere all’identificazione dei ladri. In base alle prove, il gip di Perugia ha disposto, nei confronti dei tre, la custodia cautelare in carcere con provvedimento eseguito dalla squadra Mobile.

Furto ed estorsione Il primo episodio risale al maggio del 2015, quando una signora perugina, intenta a fare il pieno di benzina in un distributore di via Pievaiola, si era vista rubare telefono e portafogli dalla borsa lasciata sul sedile. Pochi giorni dopo, a giugno, un imprenditore perugino aveva denunciato un episodio di estorsione. L’uomo aveva riferito che mentre si trovava nei pressi della propria pasticceria, in zona Madonna Alta, intento a scaricare il furgone della merce da esporre, aveva visto due magrebini avvicinarsi e dirigersi uno all’interno del locale e l’altro al furgone. Ad un tratto, resosi conto che dal furgone era scomparso il telefono cellulare, aveva chiesto spiegazioni ai due intrusi i quali, gli avevano indicato un terzo soggetto quale autore del furto ed invitandolo, laddove volesse recuperare il dispositivo, a raggiungerli presso la stazione. Ma il derubato aveva immediatamente chiesto l’intervento delle forze dell’ordine ed i due si erano dati alla fuga. L’attività investigativa aveva poi evidenziato che non vi fosse nessun terzo soggetto e che il furto era stato commesso da uno dei due mentre l’altro gli faceva da ‘palo’.

‘Colpi’ in serie Nello stesso periodo, un’altra pasticceria di via Cortonese era stata oggetto di furto. Secondo il racconto dei derubati, due nordafricani si erano introdotti nei locali adibiti a spogliatoio del personale e, arraffato un portafoglio, si erano dati alla fuga. In quell’occasione la prontezza operativa dei poliziotti ‘di quartiere’, dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, aveva consentito di localizzare i due soggetti corrispondenti alla descrizione dei dipendenti del negozio. Nel luglio 2015 ad essere colpita era stata una farmacia della zona Fontivegge dove due magrebini, dopo aver chiesto pretestuosamente informazioni su uno sciroppo per la tosse distraendo il commesso, avevano forzato la cassa e asportato 200 euro, per poi darsi alla fuga con il bottino.

Centro storico bersagliato Alla fine del 2015 un colpo in una gelateria del centro storico realizzato con le stesse modalità. Mentre erano in corso lavori di manutenzione dei locali, si era presentato un 30enne straniero e, approfittando della distrazione dei presenti, aveva aperto la cassa e prelevato dalla stessa circa 200 euro. Nel dicembre 2015, all’interno di una pizzeria del centro, di prima mattina, mente la titolare era intenta a preparare le prime pizze da infornare, si era accorta che un uomo, con un gesto fulmineo, era entrato e si era appropriato della sua borsa per poi fuggire a piedi. A gennaio 2016 teatro dell’ennesimo furto è stata una gioielleria: in questo caso, un giovane nordafricano era stato notato avvicinarsi con fare sospetto alla cassa. Sentitosi scoperto, aveva provato a dissimulare il suo intento chiedendo informazioni su un anello ma, non potendo più agire, si era visto costretto a fuggire a mani vuote. Ancora a gennaio del 2016, in un’altra pizzeria del centro, era stato rubato uno smartphone che una cliente, in compagnia di amici, aveva poggiato distrattamente su un tavolo.

L’ultimo furto Nel giugno 2016, una scena già vista: una signora si era fermata a fare benzina in zona Fontivegge, aveva lasciato sul sedile il suo telefono cellulare e, in un attimo, gli era stato rubato senza che lei se ne accorgesse. Per riaverlo indietro avrebbe dovuto pagare un ‘riscatto’ di 50 euro: quando i due ladri – ancora in zona – hanno capito che avrebbe segnalato tutto alla polizia, sono fuggiti di corsa.

Gli arresti Nei giorni scorsi, alle prime luci dell’alba gli agenti della Mobile di Perugia hanno rintracciato uno dei tre presso il suo domicilio e l’hanno arrestato. I due complici, invece, hanno ricevuto la notifica dell’ordinanza nel carcere di Capanne dove erano già ristretti per altri reati.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli