Complessa Tac all’aorta su neonato di due giorni conferma rara malformazione

L’esame è stato eseguito all’ospedale di Perugia. Il piccolo ora è seguito a domicilio in follow-up

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È stato eseguito nei giorni scorsi, presso l’azienda ospedaliera di Perugia, l’esame diagnostico Tac aorta e cuore su un neonato di appena due giorni di vita al quale è stata diagnosticata una rarissima malformazione aortica che presenta un’incidenza inferiore allo 0,05%-0,1% nei nuovi nati. «La procedura radiologica messa a punto per il piccolo paziente – spiega una nota del ‘Santa Maria della Misericordia’ – è stata ottimizzata dall’equipe multidisciplinare di specialisti neonatologi e radiologi che hanno effettuato l’esame in cardiosincronizzazione dedicata, con mezzo di contrasto e una dose di radiazioni minimale, sedando in maniera lieve il piccolino. Il neonato – prosegue l’ospedale – era ricoverato presso la terapia intensiva neonatale diretta dalla dotoressa Stefania Troiani, per la gestione clinica di una sospetta malformazione dell’arco aortico notata durante le ecografie fetali. Queste erano state eseguite in gravidanza dal ginecologo, dottor Maurizio Arduini, della struttura di ostetricia e ginecologia diretta dal professor Sandro Gerli». L’esame Tac, eseguito in tempi rapidi, «ha confermato la rarissima malformazione dell’arco aortico destro con ramificazione a specchio (doppio arco aortico) che ha permesso le dimissioni del neonato, attualmente monitorato a domicilio in follow-up dall’equipe di cardiologia pediatrica diretta dalla dottoressa Troiani. Un esame diagnostico complesso che, vista la rarità della malformazione e l’età del piccolo paziente, ha impegnato un’equipe multidisciplinare iperspecialistica formata dalla dottoressa Maria Elena Latini, medico radiologo esperto in radiologia pediatrica, dal dottor Federico Crusco, medico radiologo esperto in cardioradiologia e dal dottor Daniele Mezzetti, medico neonatologo, coadiuvati dai tecnici di radiologia e infermieri del dipartimento di diagnostica per immagini diretto dal dottor Michele Duranti».

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