Comune di Terni: «Martedì la verità»

Dopo le rivendicazioni dei lavoratori, il consiglio discute la ‘manovra’ del sindaco. Le minoranze annunciano per martedì novità interessanti

Condividi questo articolo su

protesta-sindacati-servizi-educativi-scuole-comune-di-terni-palazzo-spada-1-3-ottobre-2016-1

Il veleno sta nella coda: «La verità la racconteremo martedì e sarà un bel po’ diversa da quella che ha raccontato il sindaco». A dirlo – promessa o minaccia, si vedrà – sono Thomas De Luca (M5S), Enrico Melasecche (IlT) e Franco Todini (IC), che hanno indetto una conferenza stampa per martedì mattina alle 10, nella sala della maggioranza di palazzo Spada. L’annuncio arriva alla fine di una seduta del consiglio comunale che, nel bene come nel male è andata secondo le previsioni.

Le proteste Che sarebbe stato un pomeriggio di passione, quello di lunedì in consiglio comunale, era noto a tutti. E le previsioni sono state rispettate in pieno, visto che la seduta è subito partita con la protesta organizzata dai sindacati – Cgil e Uil – a difesa dei servizi educativi comunali e per chiedere una scrittura meno ‘penalizzante’ del nuovo bando di gara per la refezione scolastica. A protestare anche i dirigenti e gli operatori delle cooperative sociali.

TERNI, PROTESTE IN COMUNE – VIDEO

Lavori fermi Decine di persone si sono ritrovate sotto la sede del Comune per poi salire nell’aula consiliare dove la seduta non è neppure iniziata. Una manifestazione ‘incrociata’ con l’altra – che vede in campo Cisl, Ugl e Uil – contro quella che viene bollata come la «svendita di Asm». Immediata la convocazione della riunione dei capigruppo che, a seguire, hanno ricevuto le delegazioni dei manifestanti – due, una per ciascuna protesta – con incontri separati.

La nuova giunta dopo i tagli del sindaco

La nuova giunta dopo i tagli del sindaco

Il consiglio comunale Alle 16.30 il consiglio comunale – un’ora di ritardo – è iniziato. Il presidente Mascio ha ricordato in primis la strage di Lampedusa (naufragio di un’imbarcazione libica, 366 deceduti) del 3 ottobre 2013. Successivamente il sindaco Leopoldo Di Girolamo – come annunciato domenica in conferenza stampa – ha presentato al consiglio comunale il piano di rientro economico, individuato dalla giunta per far fronte ai debiti accumulati.

Atto di trasparenza Una relazione, quella del sindaco, di 52 minuti: «Ritengo che si tratti di un atto di trasparenza nei confronti dei cittadini – ha detto -, per continuare quel lavoro che portiamo avanti da sette anni e che mette insieme sviluppo e contenimento della spesa. La procedura sarà adottata per il minor tempo possibile, ma garantirà trasparenza anche grazie ai controlli periodici previsti dalla normativa da parte di soggetti terzi». Il sindaco ha poi illustrato l’aggiornamento del programma, legato alla nuova situazione economico-finanziaria, ma anche come conseguenza dei cambiamenti che si sono verificati in città, sia a livello economico che sociale.

La protesta del M5S

La protesta del M5S

Il dibattito Ovviamente critici i gruppi di opposizione – è stato deciso per un tempo di intervento di 15 minuti per ogni gruppo – e prima Melasecche (IlT), poi Todini (IC), quindi De Luca (M5S), poi Cecconi (FdI-An), quindi Ferranti (FI), poi Crescimbeni (GM), hanno giudicato negativamente le scelte del sindaco. Mentre parlava De Luca, i suoi colleghi del gruppo M5S – che mentre parlava il sindaco hanno lasciato l’aula per poi rientrare al momento degli interventi – hanno esposto dei cartelli con i quali protestavano contro ‘Il buco del PD’. Unico intervento a favore, quello di Cavichioli (PD), che ha invitato la giunta a predisporre in fretta i documenti da inviare a ministero dell’Interno e Corte dei conti e di inserire tutto il materiale che possa giustificare la richiesta.

La Regione Nel documento del sindaco hanno trovato ovviamente spazio, anche se Di Girolamo non è entrato nei dettagli, i richiami al primo incontro, lunedì mattina a palazzo Donini di Perugia, tra la giunta regionale e quella comunale di Terni «per porre le basi per l’avvio di un percorso comune che in breve tempo, riqualificando e arricchendo i contenuti dei rapporti inter-istituzionali tra i due enti, dovrà portare alla stipula di un vero e proprio Patto istituzionale per lo sviluppo».

La teoria Elementi programmatici di riferimento dell’intesa, informava una nota della Regione, «saranno il Piano ex area di crisi complessa, ivi compreso il tema delle infrastrutture a sostegno dello sviluppo, il programma di sviluppo integrato e sostenibile di ‘agenda urbana’ e il rilancio del polo universitario/sanitario. In termini operativi si seguirà il metodo della co-progettazione, già positivamente sperimentato con il progetto di agenda urbana che ha visto Terni tra le primissime città in Italia definire il proprio progetto di sviluppo. Il punto di arrivo di questo percorso sarà quindi un patto istituzionale che sarà articolato in schede progettuali nelle quali verranno indicati gli interventi, i soggetti responsabili, le scadenze e le relative risorse».

Qualche particolare Di Girolamo, in aula, ha parlato della possibilità che entro il mese di ottobre sia ufficialmente annunciato dal governo il riconoscimento dello status di area di crisi complessa, che   progetto di completamento della piattaforma logistica di Maratta – verrà finanziato il collegamento con la rete ferroviaria –  potrà trovare nuovo slancio, che ci sarà l’avvio dei lavori relativi alla ‘bretella’ di collegamento tra il parcheggio merci di Thyssenkrupp Ast e la Terni-Rieti e l’accelerazione sulla progettazione esecutiva della ‘Città della salute’.

I commenti Per la presidente Catiuscia Marini «è stato il primo di una serie di incontri promossi con i Comuni, per la definizione di un quadro di rapporti tra la Regione e le amministrazioni comunali in relazione alla programmazione di interventi in diversi ambiti, da quello relativo ad ’agenda urbana’, alle politiche di coesione, a quelle culturali, alle infrastrutture, alle reti di servizio». Per il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, «l’incontro è stato particolarmente proficuo. Abbiamo gettato le basi per la costituzione di un vero e proprio Patto istituzionale per lo sviluppo, uno strumento che riqualifica e arricchisce di contenuti i rapporti tra Comune e Regione, nell’ottica di sostenere e supportare la ripresa economica, e non solo, della nostra città. Siamo il primo comune dell’Umbria a lavorare a questo strumento, frutto di una intesa amministrativa e politica che nasce da una visione comune di governo e guida delle nostre comunità». Il Comune di Terni non è «di fronte a un intervento tampone, nessun soccorso estemporaneo ai conti finanziari. Lavoriamo a uno strumento organico, di intervento programmatico. Per la città di Terni, dunque, questo è un passo importante perché struttura in maniera ancor più fattuale un rapporto estremamente collaborativo con la Regione e da una solidità ai progetti di sviluppo di una città che non vuole arrendersi alla crisi e sa reagire».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli