Arrivano anche le congratulazioni di Francesco Emanuele, presidente umbro del Comitato Paralimpico Italiano, a Gianluca Tassi, primo italiano pilota disabile che ha portato a termine la massacrante Dakar e conquistando un ottimo 42simo posto nella categoria auto (nella quale erano partiti in 79 e sono arrivati in 59) e giungendo primo della classe T2.
L’impresa «Con questo suo successo Gianluca Tassi è diventato l’esempio magistrale per l’attività delle persone con disabilità – dice Emanuele – che rientrano nella società cercando di fare la propria parte con le forze residue che hanno a loro disposizione. L’esempio è Gianluca che, nonostante sia da anni in carrozzina, si è rimesso in gioco consapevole delle difficoltà a cui andava incontro che sono state maggiori di quelle di un normodotato. Ma il messaggio che ha voluto lanciare è stato più forte dei lati negativi che l’aspettavano partecipando a questa competizione. Per questo motivo il Comitato Italiano Paralimpico gli è voluto stare sempre vicino, sostenendolo anche economicamente in questa sua impresa. Per me Gianluca è come un fratello e sapere che è riuscito a compiere questa impresa per me è motivo di grande orgoglio».
TASSI INTERVISTATO DA ELISABETTA CARACCIOLO
La classifica Per Gianluca la posizione in classifica conta poco, ma riuscire a precedere ben undici piloti ‘normodotati’, è uno dei tanti motivi di grande orgoglio. In questo senso Tassi detiene già un primato. Nel 2009 vinse il Raid dei Templi in Campania, battendo i colleghi ‘normodotati’ e diventando il primo pilota con disabilità al mondo ad ottenere un simile risultato in una gara. Ma aver concluso quella che è considerata l’edizione più dura della Dakar, per il percorso e le condizioni metereologiche, vale più di una vittoria e di qualsiasi posizione in classifica.
Tassi «Dire che sono felice è un eufemismo. E’ un sogno che si realizza – sono state le sue prime parole dopo l’arrivo – dopo tanti anni di sacrifici e duro lavoro. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e ancora stento a crederci. Grazie a tutti quelli che hanno creduto in noi e a chi ci è stato vicino sin dall’inizio. Non molleremo mai! Grazie a chi è stato al mio fianco in questi tredici fantastici giorni, due persone insostituibili come l’esperto navigatore Massimiliano Catarsi e il fido Alessandro Brufola Casotto. Grazie all’R Team per aver creduto in me».
Festa grande Il ritorno a casa per Gianluca Tassi sarà da vero eroe. A Preggio, Perugia e in tutta l’Umbria lo stanno aspettando a braccia aperte per i festeggiamenti. Non solo i familiari, gli amici e i conoscenti ma anche i tantissimi tifosi e appassionati che in questi giorni lo hanno incitato attraverso la sua pagina Facebook. C’è già chi ha deciso di accoglierlo festosamente all’aeroporto.