di Giovanni Cardarello
«Dalle 8 alle 20 di domenica 21 aprile e dalle 8 alle 16 di lunedì 22 aprile potranno essere depositati presso il Ministero dell’interno i contrassegni con i quali saranno distinte le liste dei candidati alle prossime elezioni europee, in programma sabato 8 e domenica 9 giugno». Con questa nota stringata, e solo apparentemente burocratica, il Viminale ha aperto ufficialmente la lunga corsa elettorale del prossimo 8 e 9 giugno. Corsa elettorale che avrà lo scopo di eleggere i 705 deputati del parlamento europeo, 76 dei quali italiani. Una tornata elettorale, in verità , molto politica, quasi un’elezione di medio termine e utile a testare gli umori del Paese, il consenso reale della compagine di Governo e il supporto a quella di opposizione. Una tornata elettorale che, in Umbria, si intreccia a doppio, anzi a triplo filo con le scadenze locali. Scadenze locali che, nello stesso giorno delle elezioni europee, mandano al voto anche la città capoluogo di regione, Perugia, oltre a centri di grande rilievo come Foligno, Gubbio e Orvieto. Per non tacere di svariati comuni sotto i 15 mila abitanti per un totale di 60 amministrazioni. Scadenza che, peraltro, avrà lo scopo di posizionare i partiti e i movimenti in vista delle elezioni regionali di ottobre dove, ad oggi, si prevede una sfida tra la presidente uscente Donatella Tesei e il sindaco di Assisi Stefania Proietti. Ma con altri protagonisti, Andrea Romizi (Forza Italia) e Anna Ascani (Pd) in testa, che stanno tessendo le proprie tele in silenzio ed in attesa degli eventi.
Restando alla tornata per eleggere gli europarlamentari, c’è da sottolineare che l’Umbria finisce un po’ ‘schiacciata’, in termini elettorali, dalle altre tre regioni del collegio Centro, ovvero Lazio, Toscana e Marche. Un collegio che elegge complessivamente 15 deputati (uno è stato guadagnato con la Brexit) e che inevitabilmente porta Roma e Firenze e fare la parte del leone. È stato cosi anche nel 2019, quando dei 14 deputati eletti, gran parte arrivavano da Lazio e Toscana. Ma con le eccezioni di Camilla Laureti (Pd) e Francesca Peppucci (Forza Italia) che, subentrate in corso d’opera, hanno rappresentato l’Umbria nel consesso di Strasburgo. Camilla Laureti e Francesca Peppucci tenteranno di nuovo la scalata al seggio di Strasburgo anche a giugno e lo faranno in ottima compagnia. La prima è stata appena riconfermata nella testa di lista del Partito Democratico, la seconda sarà in gara dietro il capolista Antonio Tajani nelle fila di Forza Italia. La Lega schiera l’ex senatrice Valeria Alessandrini e aggiunge l’imprenditore ternano, attivo nel campo del turismo e dei resort, Antonio Tacconi.
Saranno diversi, infatti, i candidati umbri presenti nelle liste di tutti i partiti in gara e con alcuni che puntano ad essere eletti. Su tutti Marco Squarta di Fratelli d’Italia, presidente del consiglio regionale dell’Umbria che, forte della sua base elettorale umbra e del supporto indicato dal partito nazionale, punta al grande salto. Soprattutto se i dati elettorali faranno incassare al partito della premier Meloni un numero consistente di europarlamentari.
Fa il pieno di candidati umbri (di nascita o di attività professionale) anche Alternativa Popolare, dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi all’ex consigliera comunale, sempre di Terni, Paola Pincardini, fino all’avvocato perugino Cristian Brutti. In campo una vecchia conoscenza dell’Umbria anche per la neonata lista di Michele Santoro ‘Pace, Terra e Dignità ’: si tratta di Ali Khalil, detto Ali Rashid, eletto deputato nel nostro territorio con le liste di Rifondazione Comunista nel 2006.
Candidata ternana anche per il Movimento 5 Stelle: Valentina Pococacio, portavoce in consiglio comunale dal 2014 al 2023, ha superato il secondo turno delle primarie interne. Anche Alleanza Verdi Sinistra mette in lista un rappresentante del territorio, anche se con poche possibilità di essere eletto vista la contemporanea presenza di Ignazio Marino, Massimiliano Smeriglio e Ilaria Salis. Si tratta dell’avvocato perugino Pierluigi Vossi, esperto di diritto sportivo e vice presidente nazionale dell’Aiac, l’Associazione allenatori di calcio. Sarà in lista per Stati Uniti d’Europa (+Europa, Italia Viva, Psi, Radicali e liberaldemocratici) l’assessore di Spoleto, con delega ai settori omogenei e ai progetti integrati, Manuela Albertella, indicata nello specifico da Italia Viva. Tutto tace invece sul versante Azione di Calenda. C’è poi la ternana Francesca Arca (AVS).
Da segnalare, infine, un caso particolare: quello di Marco Tarquinio, nome di spicco nella lista del Partito Democratico. Nome che, per le informazioni a disposizione di umbriaOn, è stato inserito in lista dopo aver vinto un ‘ballottaggio’ interno con Nello Scavo. Anche se, per dovere cronaca, va segnalato che lo stesso Scavo, raggiunto telefonicamente, sottolinea di «non aver ricevuto proposte« e, nel caso fossero arrivate, le avrebbe «garbatamente declinate».
Marco Tarquinio, classe 1958, folignate di nascita e assisano di adozione, è in ogni caso un ‘pezzo da novanta’ della lista del Pd per il collegio Centro. L’ex direttore responsabile di Avvenire, infatti, è il nome su cui puntano l’ala moderata e quella pacifista del partito guidato da Elly Schlein, per tornare a fare la voce grossa negli equilibri interni. La sensazione diffusa è che Tarquinio possa essere un top player delle preferenze: a Roma viene dato come possibile vincitore della graduatoria finale. Un nome di spicco che, insieme a Squarta di FdI e alla possibile riconferma della Laureti, spariglia le carte della contesa tra territori e ‘rischia’ di portare la ‘piccola Umbria’ di nuovo tra gli scranni di Strasburgo e di farlo in forze. Le liste saranno ufficiali nelle prossime ore.