Ex miniera Piegaro: esposto in Procura

Partendo dalla contaminazione dei terreni evidenziata da Arpa, gli avvocati Biscotti e Passeri chiedono alla procura di indagare

Condividi questo articolo su

Un esposto alla procura di Perugia per fare luce sull’inquinamento di alcuni terreni in località Poderone, nel comune di Piegaro (Perugia), nei pressi dell’ex miniera Enel. Lo hanno presentato gli avvocati Valter Biscotti e Valeria Passeri a nome di alcuni residenti della zona, sulla base delle analisi effettuate da Arpa Umbria e che avrebbero evidenziato il superamento di alcuni parametri fissati dalla legge.

L’inquinamento Dai campionamenti Arpa su porzioni di terreno a ridosso delle macchine di miniera di proprietà dell’Enel, erano emersi – scrivono i due legali – «valori di concentrazione soglia superiori ai parametri di legge: Policlorobifenili (PCB) µgr/kg 82-189-383, Selenio mg/kg s.s. 3,1, idrocarburi C>12 mg/kg 84, piombo mg/kg 133». Una contaminazione che, scrivono gli avvocati Biscotti e Passeri, «Arpa Umbria ritiene essere ascrivibile all’uso ed allo stazionamento delle macchine di miniera di Enel».

«Rilevanza penale» «Attraverso l’ordinanza del 13 marzo 2017 la Provincia di Perugia ha imposto alla direzione e coordinamento di Enel Spa di presentare il piano di caratterizzazione redatto secondo quanto dettagliatamente previsto dalla legge. Nonostante la suddetta ordinanza – si legge nell’esposto depositato in procura a Perugia – a tutt’oggi grave è livello di contaminazione del suolo, come anche conferma la relazione Arpa Umbria, tale da integrare ipotesi penalmente rilevanti anche ai sensi dell’articolo 452 bis del codice penale (inquinamento ambientale)».

«Si indaghi» «Permanendo una situazione di danno che si protrae da quando l’attività mineraria Enel Spa era ancora in essere, con potenziale verosimile rischio per la pubblica salute, si chiede – scrivono gli avvocati Biscotti e Passeri – che l’autorità inquirente voglia effettuare ogni tipo di attività, sopralluogo, accertamento, nonché a procedere e a verificare ogni ipotesi di reato eventualmente riscontrata, perseguendo l’autore o gli autori degli stessi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli