Ex Novelli, i sindacati: «Certezze per i lavoratori o pronti alla mobilitazione»

Il 21 aprile riunione con la curatela. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil chiedono «un percorso risolutivo» per il centinaio di dipendenti

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Sindacati pronti a tornare a mobilitarsi, se non ci saranno novità a breve, per riaccendere l’attenzione sulla situazione della ex gruppo Novelli/Alimentitaliani, ancora in una situazione di stallo. Lo hanno annunciato venerdì pomeriggio in una conferenza stampa online Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria, schierandosi a fianco dei lavoratori.

Due siti in attesa

La situazione di prolungata incertezza riguarda le lavoratrici e i lavoratori degli stabilimenti Casalta d’Amelia e Baiano di Spoleto. «Non escludiamo forme di mobilitazione» hanno affermato Simone Dezi, Loreto Fioretti e Serena Bergamaschi (Fai Cisl Umbria), Paolo Sciaboletta e Gianluca Menichini (Flai Cgil Umbria) e Mirko Ghiandoni e Fabio Benedetti (Uila Uil Umbria). «Questo – hanno aggiunto – avverrà se, il prossimo 21 aprile (è proprio delle ultime ore la convocazione di una riunione tra sindacati e curatela), non si avvierà un percorso di risoluzione e superamento della situazione in essere».Coinvolti nella vertenza sono un centinaio di lavoratori, ai quali si devono aggiungere quelli in amministrazione e nell’industria.

L’appello alle istituzioni

Per questi lavoratori – hanno spiegato i sindacati – «chiediamo risposte da anni: non possiamo, proprio in un momento come quello che stiamo attraversando, disperdere questa importante filiera, che si caratterizza per la qualità del prodotto e per un marchio conosciuto anche fuori regione. Soprattutto – hanno continuato, non possiamo perdere posti di lavoro in territori che dal punto di vista occupazionale sono già in sofferenza: una situazione che sicuramente le conseguenze economiche della pandemia non ha aiutato». Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria chiedono quindi alle istituzioni un impegno. «È necessario uscire da ogni forma di retorica e avviare un percorso risolutivo: è arrivato il momento di dare certezze a questi lavoratori. Se così non sarà, dopo l’incontro del prossimo 21 aprile, sarà mobilitazione».

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