Fish Umbria lancia da Terni gli stati generali della disabilità

Due gli eventi principali: il primo a Terni, a metà maggio, e uno finale nei primi giorni di ottobre, ad Assisi, poco prima del ‘G7 Inclusione e disabilità’

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«Animare un confronto aperto, significativo e rappresentativo in grado di produrre l’analisi e la definizione delle sfide da affrontare per riuscire a promuovere politiche e soluzioni efficaci, sostenibili ed eque investendo sulla partecipazione dei titolari dei diritti ai processi decisionali». Nella seconda metà di maggio, Fish Umbria avvia l’organizzazione degli Stati Generali della disabilità in Umbria: l’iniziativa si articolerà in due eventi principali, il primo a Terni, a metà maggio, e uno finale nei primi giorni di ottobre, ad Assisi, poco prima del ‘G7 Inclusione e disabilità’, che sarà ospitato in Umbria dal 14 al 16 ottobre. Gli Stati Generali della disabilità sono un’iniziativa promossa dal livello nazionale della Federazione, e saranno organizzati in 15 regioni nel corso di quest’anno.


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Le parole del vicepresidente Fish Umbria, Andrea Tonucci


«Politiche ed interventi volti a garantire i diritti fondamentali delle persone con disabilità»

«La Fish Umbria lancia questa iniziativa – spiega il vicepresidente Andrea Tonucci – per formalizzare l’impegno che dovrà essere assunto dal movimento associativo, ma sopratutto dalle istituzioni regionali e territoriali nel definire e mettere in pratica politiche ed interventi che siano volti a garantire i diritti fondamentali delle persone con disabilità. Si tratta di passare dalla teoria alla pratica: i diritti fondamentali sono definiti chiaramente, le azioni da mettere in campo sono quelle che a livello nazionale e regionale già sono state oggetto di confronto e discussioni all’interno di quello che è l’osservatorio, i tavoli per le politiche e tanti momenti di confronto, che però devono tradursi necessariamente in interventi che devono essere partecipati, sopratutto devono essere poi misurabili, verificabili e valutabili in maniera aperta e condivisa dal mondo associativo che rappresenta i titolari dei diritti».


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