Foligno, una mostra per ricordare Dante

Il 29 agosto si inaugurerà la mostra di arte grafica per i 750 anni dalla nascita del Sommo Poeta

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di Eleonora Belli

Da marzo di quest’anno l’Italia intera, a 750 anni dalla sua nascita, sta ricordando il sommo poeta Dante Alighieri. Sono stati programmati 187 eventi in tutto il territorio nazionale e oltre 173 all’estero. Fra questi si inserisce anche la mostra di Foligno: ‘La Divina Commedia nell’arte contemporanea – illustrazioni dell’editio princeps’ che racconterà l’opera somma del poeta attraverso l’attività di artisti contemporanei che hanno dedicato il loro impegno all’editio princeps della medesima. La mostra si terrà al Ciac (centro italiano arte contemporanea) da 29 agosto al 4 ottobre.

Capolavori da copertina A partire dal 2006, ogni anno con il supporto dell’Editoriale Campi che ha provveduto a fare la copia anastatica del ‘Dante di Foligno in folio’, è stata creata una nuova Divina Commedia, arricchita delle immagini di diversi artisti contemporanei. Ogni anno è stata prodotta una nuova edizione, corredata da immagini originali stampate in una tiratura limitata dalla famosa stamperia d’arte romana dei ‘Fratelli Bulla’.

Sostegno alla cultura «La fondazione Cassa di risparmio di Foligno ha sempre voluto sostenere questa particolare iniziativa – dichiarano dall’istituto – fermamente voluta dal ‘Comitato dantesco’ che opera fin dagli anni ‘90 con le note manifestazioni annuali. Il supporto a progetti come questo è un atto dovuto, soprattutto in virtù di una celebrazione così prestigiosa, in memoria del poeta più importante della letteratura italiana».

La mostra Saranno presenti moltissimi nomi noti del panorama dell’arte contemporanea: per la maggior parte si tratta di importanti esponenti della ‘Transavanguardia italiana, fondata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva nei primi anni ‘80. Le grafiche in mostra saranno quelle di Omar Galliani, Ivan Theimer, Bruno Ceccobelli, Mimmo Paladino, Giuseppe Gallo, Enzo Cucchi, Piero Pizzi Cannella, Stefano Di Stasio, Marco Tirelli e Sandro Chia.

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