Un caso accertato in più e valutazioni ancora in corso. Niente ‘zona rossa’ per ora a Giove dopo il picco di positività registrato mercoledì, con il sindaco Alvaro Parca che ha fatto il consueto punto della situazione: alle 21 di giovedì sono 29 i casi registrati, uno in più rispetto all’ultimo dato disponibile. Si attende ancora la decisione della Regione Umbria, già ‘invitata’ dalla Usl Umbria 2 ad agire.
GIOVE, LA USL CHIEDE ALLA REGIONE DI PROCEDERE CON LA ‘ZONA ROSSA’
I dati al 9 aprile
L’attesa ed i tamponi
«Rispetto a quanto detto mercoledì – sottolinea Parca – non ci sono ancora novità da parte regionale. Sono stato informato che sono in corso valutazioni approfondite sulla migliore soluzione da adottare per affrontare e contrastare l’espansione del virus a Giove. Nel frattempo, a seguito degli approfondimenti effettuati con i dirigenti sanitari dell’Asl sulla natura e sulle caratteristiche del contagio a Giove, sono stati effettuati circa venticinque tamponi ad una parte dei soggetti che hanno frequenti contatti pubblici (Protezione civile, polizia municipale, dipendenti comunali, consiglieri, ecc.) per accertare che essi stessi non diventino portatori di virus per le persone che incontrano. Il prelievo proseguirà venerdì per la restante parte degli addetti pubblici e per gli addetti delle attività commerciali tuttora aperte. L’aumento dei prelievi di tamponi ha ampliato notevolmente anche la platea dei soggetti da indagare. Sarà mia cura informare la popolazione tempestivamente non appena ci siano delle novità». Dalla tabella pubblicata dall’amministrazione risultano 45 persone in isolamento fiduciario, mentre in 41 ne sono usciti.
