Gubbio vuole ripartire e il sindaco l’aiuta

Gli operatori turistici lunedì gli hanno fatto un appello al quale Stirati ha risposto: «Piena disponibilità nell’attuare operazioni e aiuti per ricominciare più forti di prima»

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di Fra.Tor.

«Sindaco aiutaci ad occupare queste sedie». «Non è una protesta ma un grido di aiuto». «Gubbio vive di turismo». Sono frasi scritte su degli striscioni posizionati lunedì mattina in piazza Grande a Gubbio, davanti ad una serie di sedie vuote – circa 50 – ognuna di un colore diverso. Si tratta di una manifestazione promossa dagli operatori turistici della città, un grido d’aiuto alle istituzioni che arriva da un settore particolarmente in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria.

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Una richiesta di aiuto

«Non è stata una manifestazione di protesta, ma una vera e propria richiesta di aiuto degli operatori turistici del nostro centro storico, in particolar mondo dei gestori di bar e ristoranti», spiega il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ad umbriaOn. «È un settore che vuole assolutamente ripartire, ma che ha anche bisogno di programmi e di azioni mirate, oltre ovviamente ad un sostegno di tipo economico. Ci chiedono infatti, tra le altre cose, un po’ di ‘sollievo’ di carattere tributario e vogliono che sappiano che da parte nostra c’è piena disponibilità nel cercare tutti insieme le soluzioni migliori per ripartire più forti di prima. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, c’è un sistema di relazioni positivo e costruttivo che non si deve intaccare proprio ora».

Allungato l’orario varchi per il centro storico fino alle 22

Dal 4 maggio, seguendo le indicazioni del Governo, «bar e ristoranti hanno la possibilità di offrire ai clienti il servizio di asporto dei propri prodotti, oltre alla consegna a domicilio come avvenuto finora. Per questo motivo – aggiunge il sindaco – abbiamo allungato l’orario varchi per il centro storico fino alle 22 così che le attività possano essere raggiunte facilmente da tutti. Abbiamo, inoltre, un piano che vorremmo portare avanti per l’estate che è ormai alle porte, ovvero quello di utilizzare al meglio gli spazi all’aperto. Garantendo il distanziamento sociale vorremmo mettere tutti nella condizione, ovviamente dove possibile, di poter servire i propri clienti all’esterno, magari favorendo le attività sospendendo le spese per l’occupazione del suolo pubblico».

Il turismo

Il sindaco Stirati vuole «invogliare i cittadini a riappropriarsi degli spazi della città, abbattendo un po’ il muro della paura. La gente, sempre con le dovute precauzioni di sicurezza, va riabituata alla socialità, alla convivialità. Bene, noi intanto vogliamo creare le condizioni perché i cittadini possano tornare a vivere Gubbio e poi via via lavorare sulla ripresa del turismo che ovviamente prima riguarderà gli umbri, sopratutto in questa prima fase, poi con il tempo riavvicinare il turismo da fuori regione e, speriamo presto, quello estero».

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