Hashish e cocaina, arrestati tre pusher

Perugia, carabinieri impegnati tra l’aeroporto di Sant’Egidio e Umbertide: in manette altrettanti giovani albanesi

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Tre arresti, altrettanti giovani albanesi fermati per problemi con la giustizia legati al mondo dello spaccio. Questo il bilancio delle ultime attività dei carabinieri nella provincia di Perugia: militari in azione all’aeroporto Sant’Egidio di Perugia e ad Umbertide.

All’aeroporto un 29enne albanese è stato bloccato dai carabinieri della stazione di Ponte San Giovanni e dagli agenti della polizia di frontiera: su di lui c’era infatti un ordine di cattura emesso dal tribunale di Arezzo per traffico di sostanze stupefacenti commesso nel 2013. Appena sbarcato dalla Romania sono scattate le manette: dovrà scontare a Capanne due anni, sette mesi e ventisei giorni di reclusione.

19enne in manette Il secondo caso riguarda un giovane albanese che, sabato scorso, è stato arrestato dai carabinieri di Umbertide per detenzione di sostanze stupefacenti dopo un controllo effettuato all’altezza di un bar. Il 19enne ha cercato invano di nascondere un etto lordo – un panetto – di hashish: gli accertamenti successivi hanno consentito di quantificare in tredici grammi il principio attivo presente nello stupefacente sequestrato. Lunedì il giudice del tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto: otto mesi di reclusione e 2 mila euro di multa in seguito al patteggiamento.

I militari di Città di Castello hanno invece fermato un ragazzo 20enne. Tutto è nato nella notte tra il 5 e il 6 maggio durante un servizio nel centro di Umbertide: i carabinieri hanno notato un mezzo che si è affiancato ad una macchina già ferma. Da una delle due autovetture è sceso un uomo che si è intrattenuto a parlare con l’altro conducente, con tanto di scambio di droga: erano quattro grammi di cocaina. I carabinieri hanno quindi bloccato l’uomo che aveva ceduto lo stupefacente: scattato l’arresto in flagranza di reato e il sequestro del denaro incassato dalla cessione. L’arresto è stato convalidato e, dopo il patteggiamento, il giovane è stato condannato a sei mesi di reclusione e 2 mila euro di multa.

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