Terni, botte all’ex incinta e persecuzioni: 26enne indagato e ‘allontanato’

Indagine dei carabinieri di Terni. Il giovane si è visto applicare il braccialetto elettronico per maltrattamenti e atti persecutori

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Divieto di avvicinamento all’ex convivente e, ovviamente, di comunicare con lei. Questa la misura, con tanto di braccialetto elettronico, applicata dal gip del tribunale di Terni nei confronti di un 26enne della Sicilia, residente a Terni e incensurato, a seguito delle indagini condotte dai carabinieri del comando stazione di Terni e coordinate dalla procura della Repubblica. «Il giovane – spiega una nota dell’Arma – è ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, una ragazza ternana sua coetanea (ha 22 anni, ndR)». La donna – prosegue la nota – «al termine di un tormentato rapporto di convivenza si è rivolta ai carabinieri perché stanca di subire maltrattamenti, anche alla presenza della loro figlia minore. La donna ha denunciato che era costretta a subire continue aggressioni fisiche, offese e minacce persino durante la gravidanza». Aggressioni che in alcuni casi sarebbero «sfociate in lesioni personali mai refertate». Una volta interrotta la convivenza, il compagno «accecato dalla gelosia, aveva iniziato a porre in essere una vera e propria attività persecutoria nei suoi confronti, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita ed a vivere in uno stato di angoscia e paura». Da qui le indagini di carabinieri di Terni e procura, con la misura disposta dal gip.

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