Lega Terni, mirino sull’assessore Bordoni: «Rimborso da 12 euro, no senso del pudore»

Il segretario comunale Maggiora: «Legittimo, sì, ma di questi tempi un buon esempio vale più di mille parole»

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di Devid Maggiora
segretario comunale Lega Terni

Devid Maggiora

L’assessore Bordoni, che già percepisce uno stipendio mensile lordo di 5.500 euro al mese pagato grazie alle tasse dei cittadini, ha addirittura pensato di farsi rimborsare dal Comune di Terni 12,58 euro di benzina per una trasferta di lavoro a Perugia. Succede anche questo nella giunta Bandecchi.

La determina dirigenziale parla chiaro e non lascia spazio ad equivoci: uffici comunali e dirigente scomodati per stilare sei pagine di un documento dove viene giustificata la spesa della benzina da rimborsare. Nella determina c’è tutto, decreto sindacale, delibere del consiglio comunale, richiami al regolamento, persino la tipologia della macchina e il consumo medio, manca solo una cosa: il senso del pudore.

Si, perché percepire 5.500 euro lordi al mese di stipendio e poi farsi rimborsare 12,58 euro per il tragitto Terni-Perugia intrapreso per motivi di lavoro, per il quale si è già lautamente stipendiati, sinceramente sa tanto di schiaffo in faccia ai cittadini che devono fare i salti mortali e tirare la cinghia per arrivare alla fine del mese.

Tanto più che a rendersi protagonista di questa scempiaggine è l’assessore al bilancio Bordoni, la quale dovrebbe sapere che il Comune di Terni versa in dissesto economico e che probabilmente ci resterà ancora a lungo visto l’incapacità con la quale la giunta Bandecchi sta amministrando. Tutto regolare, per carità, chiedere rimborso spesa per le trasferte degli assessori è previsto dal regolamento, ma di questi tempi un buon esempio vale più di mille parole, anche se fino ad oggi questa giunta ci ha abituati a tante chiacchiere, parolacce, insulti rivolti a stampa e opposizione e pochissimi fatti.

Ci auguriamo che l’assessore Bordoni non faccia più questi scivoloni e inizi a lavorare seriamente, rispettando la città e i suoi abitanti, i quali ancora aspettano di vedere realizzate le mirabolanti promesse del sindaco.

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