Libreria Alterocca, si chiude un’epoca

Terni, giovedì l’ultimo giorno di lavoro per gli storici proprietari Gianna Durastanti e Renzo Benvenuti. Spazio alla catena Ubik

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di F.L.

Gianna Durastanti con l’ultimo cliente

L’ultimo scontrino – bancomat, anche questo è un segno dei tempi – porta l’orario delle 20.30 del 31 maggio 2018. Le serrande avrebbero dovuto abbassarsi almeno mezz’ora prima, ma fino all’ultimo sono stati tanti i ternani che giovedì pomeriggio hanno voluto varcare le porte della Libreria Alterocca, per salutare i suoi storici proprietari, Gianna Durastanti e Renzo Benvenuti. Pronti – dopo quasi 30 anni di attività insieme tra gli scaffali dei libri, per lei addirittura 47 – a passare il testimone all’Ubik, catena libraria in franchising appartenente al Gruppo Emmelibri-Messaggerie.

GIÙ LA SARACINESCA, ALTEROCCA CEDE IL PASSO – VIDEO

Renzo Benvenuti batte l’ultimo scontrino

Un via vai continuo di clienti di tutte le età, alcuni quasi in lacrime, che, tra un ultimo acquisto, un abbraccio o una stretta di mano, hanno voluto suggellare il momento, uno spartiacque anche nella storia del commercio cittadino. «Ho iniziato facendo i pacchetti e finisco così – scherza la signora Gianna mentre a fatica, tra un saluto e l’altro, incarta l’ultimo libro -. Sono frastornata, non mi aspettavo tutta questa dimostrazione di affetto, tutta Terni è venuta a salutarci. Qui dentro ho passato anni bellissimi, ma ora è tempo di fare altro. Però lasciamo sapendo di aver trovato una valida alternativa per questa libreria. Altrimenti non avremmo mollato».

Il nome non sparisce A sollevare l’animo non solo degli affezionati ma di tutti i ternani è il fatto che il negozio continuerà a chiamarsi Alterocca, anche se con accanto il nome Ubik. «È l’unico merito che mi prendo – dice modestamente Gianna Durastanti -, siamo riusciti a far mantenere il nome». E ora? «Questo posto si rifà il look» continua la quasi ex proprietaria. Lunedì 4 giugno inizieranno infatti i lavori di ristrutturazione dei locali, che non dovrebbero comunque subire radicali cambiamenti, a partire dalle tradizionali scaffalature in legno, ormai quasi vuote vista la svendita che ha preceduto la cessione dell’attività. Ultimato il cantiere, la libreria riaprirà tra fine giugno e i primi di luglio.

Chi va e chi resta «L’obiettivo è non disperdere il patrimonio Alterocca – spiega Roberto, uno dei dipendenti, che continuerà a lavorare con la nuova proprietà -. In un primo momento l’Ubik gestirà direttamente l’attività, poi in futuro vedremo: potrebbe esserci la possibilità che sia io stesso ad assumerla insieme ad una socia» rivela. Chi, insieme ad altre due dipendenti, per ora non continuerà l’avventura dentro questi locali è Rita, una delle commesse storiche, da quasi 30 anni al lavoro tra gli scaffali di corso Tacito. «Ho passato più tempo qui che a casa mia, ma tutto l’affetto che ci è stato dimostrato in questi ultimi giorni ci gratifica tanto».

L’arrivederci Ad un ragazzo l’onore e l’onere dell’ultimo acquisto alla cassa gestita da Renzo Benvenuti. «Quando sono passato davanti al negozio e mi sono ricordato che era l’ultimo giorno mi è passato un brivido» dice il giovane uscendo con una pesante busta. Poi, chiusi i conti, è arrivato il momento di abbassare la saracinesca, davvero per l’ultima volta. Almeno per Gianna, che a stento è riuscita a trattenere l’emozione. Ora si apre un nuovo capitolo, ma la storia è destinata a continuare.

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