Lutto per Francesco: «Arrampicati in cielo»

Montefranco, comunità sconvolta per l’incidente accaduto in Francia in cui ha perso la vita il 39enne Francesco Radicchi

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A volte la fatalità è davvero crudele, e anche questa volta ha spezzato una vita ancora nel fiore degli anni. Francesco Radicchi, ‘Zebbaro’ come amava farsi chiamare, amava la montagna e le arrampicate libere, le ‘forre’ come si dice in gergo. L’amore per questo sport lo ha spinto oltre il limite e ora lascia una famiglia sconvolta e un’intera comunità incredula.

INCIDENTE IN FRANCIA: MUORE MENTRE FA CANYONING

Un vuoto incolmabile  Il risveglio a Montefranco è stato dei peggiori. La notizia della scomparsa di Francesco è stato un triste passaparola, partito nella tarda serata di martedì. «Saremo sempre uniti» ha scritto la sorella minore Raffaella su Facebook, accanto ad una foto che la ritrae insieme a tutta la famiglia. «Già manchi troppo Frate’» – ha aggiunto, disperata, la sorella più piccola Caterina.  Oltre alle due sorelle, Francesco lascia anche i genitori: Anna Rita e Renato, i quali, al momento, si sono chiusi nel loro immenso dolore.

L’incredulità degli amici Francesco era molto amato e conosciuto tra i giovani di Montefranco, per il suo carattere allegro e scherzoso e per la sua capacità di mettersi in gioco per le attività della Pro loco, di cui la sorella Raffaella era presidente, e del Comitato dei festeggiamenti in onore di San Bernardino da Siena, una delle feste più importanti del paese, proponendo ogni volta attività ed iniziative nuove. Nel 2014 si era candidato a consigliere comunale, vincendo le elezioni. «È inutile farsi domande dove non avrai mai risposte – dice una sua amica -. Siamo impotenti davanti a questo. Te ne sei andato facendo quello che amavi di più. Ora sei un bellissimo angelo: trasmetti la tua forza ai tuoi cari per il vuoto che gli hai lasciato. Ciao France’». «Arrampicati fin lassù e goditi la vista – scrive un suo amico e vicino di casa -. Ciao grande». Tuttavia le uniche frasi che escono dalla bocca di tutti i suoi concittadini sono: «Non ci sono parole solo tanta tristezza».

Sport ragione di vita L’amico Umberto Galli, istruttore di canyoning, è addolorato: «Francesco, oltre ad avere una grande esperienza in questo sport, sapeva essere coinvolgente, pieno di energie ed entusiasmo: un punto di riferimento per tutti. Da presidente del gruppo Zompafossi di Montefranco, il più numeroso in Italia, è riuscito ad avvicinare tantissime persone a questa pratica grazie alle sue capacità, umane e anche organizzative». Francesco Radicchi era membro del direttivo dell’Associazione italiana Canyoning, con l’incarico di coordinatore dei responsabili regionali. «Lo scorso anno aveva partecipato alla Georgia Canyoning Expedition – racconta Umberto -, lui insieme ad altre sette persone erano andati nelle regioni nord occidentali della Georgia Caucasica. Quest’anno avrebbe fatto lo stesso ma, purtroppo, il destino ce l’ha strappato». Sulla zona della Francia – l’Alta Savoia – dove è avvenuto l’incidente: «Si tratta di un territorio pieno di torrenti e percorsi affascinanti, bellissimo. Non so cosa sia potuto accadere ma credo che oggi conti poco. Ricordarlo per quello che era, è il minimo che possiamo fare».

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