«Le strade di Norcia coperte di ghiaccio»

«Bobcat senza spargisale le hanno trasformate in piste di pattinaggio», denuncia il consigliere Filippi che riporta il malessere della popolazione nelle Sae

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di P.C.

«Non è certo così strano che nevichi a Norcia a gennaio, la cosa strana è che nevica e nessuno sparge il sale»: un po’ ironico e un po’ arrabbiato, il consigliere Francesco Filippi, pronuncia la frase al telefono con un sorriso amaro.

La polemica social

Tutto parte da un post in cui vengono mostrati dei bagni pubblici pieni di neve e ovviamente inutilizzabili. «Norcia isolata dalle Marche, non uno spazzaneve che sia passato ad aprire la strada Norcia-Cittareale unico collegamento con Marche, Lazio e Abruzzo. Strada pulita solo fino alla frazione di Savelli. Questa è la notizia a due anni e mezzo dal terremoto che ha bloccato la strada, non che nevichi a Gennaio. Un’amministrazione assente sui provvedimenti e presente solo in tv, questa è la notizia. I bagni di Castelluccio unico luogo per i bisogni di lavoratori e turisti ridotti nei giorni di Natale in queste condizioni di totale incuria e per giunta col sole all’esterno sono la notizia, non che faccia freddo a Gennaio!».

La notizia è un’altra

A leggere bene, il consigliere ce l’ha con l’amministrazione ma soprattutto con i giornalisti. E probabilmente anche a ragione. Così lo abbiamo chiamato e lui ha spiegato: «In realtà mi ha fatto sorridere leggere sui giornali che sono tutti così sorpresi che potesse nevicare a Norcia, non che sia così strano e non ne ha fatta nemmeno tanta». Il problema è un altro: «Il problema è che il piano neve non ha funzionato per niente, il problema è che c’è una situazione di incuria penosa e vergognosa; ancora, qui, nonostante tutto quello che è stato stanziato per l’emergenza».

Basta passerelle

«La gente è stanca di sentire continuamente chiacchiere e slanci di attenzione mediatica a cui però non segue l’attenzione politica, stanca di sentire dichiarazioni che cambiano nel tempo, con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative. È inutile chiacchierare se poi non troviamo soluzioni». Il dito è puntato contro la giunta e contro il sindaco Alemanno: «Vero che alcune questioni dipendono dall’alto, ma altre cose dipendono dalla normale amministrazione. Tanto per capirci, qui le maggiori preoccupazioni ce l’ha la popolazione che vive nelle Sae e non ha la strada ripulita dalla neve fuori dall’abitazione e uscendo rischia di fare incidenti, non hanno visto il potenziamento dei mezzi pubblici né della raccolta rifiuti. Dopo due ani e mezzo non hanno visto ancora niente, non sanno se e quando arriverà la ricostruzione, ma almeno vorrebbero ci fossero le condizioni di permanenza minime e necessarie».

Non solo grandi opere

Insomma, piccole cose, che però renderebbero la vita più semplice a chi ce l’ha già difficile di suo. In attesa delle grandi opere, che però, con le macerie ancora in giro, sembrano un miraggio. E talvolta diventano un pretesto per non occuparsi dell’ordinario: «Qui sembra che se non vengono stanziati milioni e milioni di euro non si possa far niente, quando invece manca anche la manutenzione ordinaria, mettere una lingua di asfalto o tappare una buca o ripulire per bene le strade dalla neve»

Piste di pattinaggio

«Non abbiamo ancora capito – insiste Filippi al telefono – che far passare la neve senza uno spargisale serve a rendere qualsiasi strada una pista di pattinaggio su ghiaccio. Vale per le strade intercomunali ma anche per quelle urbane e pure per piazza San Benedetto». E il caso vuole che mentre parla il consigliere passi proprio nei paraggi, descrivendo ciò che vede: «Nessuno si azzarda ad attraversarla perché si rischia di cadere. Anzi, ora vi mando una foto così ve ne rendete conto». (E le foto la manda: l’abbiamo pubblicata). Intanto però spiega: «Abbiamo urlato in consiglio comunale per farla ‘bocciardare’, per renderla percorribile; la spesa sarebbe stata irrisoria, ma niente. Stamattina hanno dato una pulitina sommaria con i bobcat ma nessuno si azzarda a passare». E la foto lo dimostra.

Collegamenti con gli snodi cruciali

Se anche la tanto pubblicizzata statale Quadrilatero Umbria-Marche va in crisi con la neve per un incidente, figurarsi cosa succede alle strade che collegano la zona di Norcia con Marche, Lazio e Abruzzo. «Il traforo di Forca Canapina è ancora aperto a singhiozzo, nelle ore peggiori del giorno, il che rendono necessario che almeno venga pulito il tratto che ci collega con la Dicomac (Direzione di comando e controllo della Protezione Civile; ndr), con il commissario speciale per alla ricostruzione che si trova a Rieti, con le altre regioni che vivono il dramma del post terremoto. Invece l’unico tratto di strada che ci collega con le Marche stamattina (venerdì; ndr) è stato pulito tardi e male, e parliamo di un tratto di strada che presenta già di suo tanti gravi problemi, dalle frane, che ci sono già state, alle zone a rischio dissesto, con ponti che che non sono stati manutenuti e rischiano di fare una brutta fine».

I mezzi in azione

Dal comune, dopo che era divampata la polemica, non sono arrivate risposte puntuali, ma una comunicazione nella quale si faceva presente che il piano neve è partito alle 5 del mattino di venerdì: «L’ufficio Lavori Pubblici del comune di Norcia sta monitorando costantemente la situazione e sono attivi. 7 mezzi, 4 a Norcia e 3 nelle frazioni, per garantire il transito nelle strade del territorio comunale. Si raccomanda sempre di prestare attenzione e comunque di effettuare gli spostamenti solo in caso di stretta necessità. Si ricorda che per gli spostamenti in auto occorre essere in possesso della dotazione necessaria». Poi è stato pubblicato un video con le foto. Ma non si vedono spargisale.

 

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