di S.F.
La sussistenza di un pregiudizio grave ed irreparabile che potrebbe derivare dall’esecuzione del provvedimento demolitorio. Questa la motivazione con la quale il Tar Umbria ha accolto l’istanza cautelare della Aviglianfer di Piacenti Massimiliano & C. in merito allo scontro su una tettoia prefabbricata a Maratta, a Terni: per ora non ci sarà alcuna demolizione in attesa dell’udienza di merito fissata per il 7 novembre 2023.
LA PARTITA AL TAR PER LA TETTOIA
Sospensiva
Il ricorso è stato depositato contro il Comune di Terni – difeso da Paolo Gennari – e nei confronti della Csc srl Calcestruzzi di Sabatini e Crisanti, la ‘vicina’, quest’ultima seguita dall’avvocato Maria Di Paolo. La Aviglianfer si è attivata al Tar in seguito all’avviso di procedimento finalizzato all’accertamento d’inottemperanza firmato a palazzo Spada (novembre 2022) in merito ad un’ordinanza di demolizione del 27 febbraio 2009 a carico della società ricorrente; tra i provvedimenti tirati in ballo anche la delibera di consiglio comunale del 29 settembre 2018 sulla variante parziala al Prg a contenuto complesso e le successive del 24 luglio 2019 e del 7 ottobre 2019 sulla medesima tematica. Non solo. Con motivi aggiunti la Aviglianfer ha impugnato anche l’atto più recente del Comune (8 marzo 2023) comunicato al geometra Andrea Turchetti, con il quale è stata rigettata la richiesta di permesso di costruire in sanatoria per la tettoia prefabbricata.
Niente sopralluogo
Infine l’avviso dell’amministrazione – 14 marzo 2023 – che ha fissato la data del sopralluogo utile all’accertamento dell’inottemperanza dell’ordinanza di demolizione di 14 anni fa. Si doveva tenere il 12 aprile. Per ora niente demolizione: domanda cautelare accolta e iter congelato. Se ne riparlerà in autunno, sempre che le parti nel contempo non trovino un accordo. A curare gli interessi della Aviglianfer è l’avvocato Emiliano Strinati.