Medico umbro di 27 anni tra i migliori ricercatori dell’università tedesca

Un medico di Perugia tra i migliori ricercatori dell’Università tedesca

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Lorenzo Barba

di Giovanni Cardarello

In un periodo in cui la qualità della sanità italiana, in generale, e quella umbra sono soggette a critiche feroci, anche dovute alla pubblicazione del Rapporto Agenas sulla qualità dei servizi, arriva una notizia in totale controtendenza. Parliamo dell’importante riconoscimento conferito a due medici italiani impegnati presso l’università ‘Martin Lutero’ di Halle-Wittenberg, la popolare MLU – l’università pubblica tedesca – fortemente orientata alla ricerca, con sede nelle città di Halle e Wittenberg nello stato federale della Sassonia-Anhalt. All’interno del centro studi è presente anche la nota Fondazione Leucorea. I due medici italiani hanno ottenuto la menzione tra i migliori ricercatori dell’anno 2023: si tratta di Lorenzo Barba, 27 anni, nato e cresciuto a Perugia dove si è laureato con lode e menzione accademica nel 2020, e Samir Abu Rumeileh, 34 anni, madre italiana e padre palestinese, che ha ottenuto la laurea in medicina a Udine, specializzandosi poi in neurologia all’università di Bologna.

Per entrambi è stato così messo a disposizione un finanziamento di 10 mila euro per condurre autonomamente le proprie ricerche. Particolarmente importante il lavoro condotto dal medico ricercatore di Perugia. Un lavoro iniziato come ricercatore clinico presso l’università di Ulma, sempre in Germania, centro di riferimento per le malattie neurodegenerative come demenze e Sla, e poi come medico assistente in formazione specialistica nella stroke unit dell’università Martin-Lutero di Halle. Barba si occupa stabilmente di ricerca sperimentale e clinica in ambito di neurologia. Obiettivo principale del suo lavoro è quello di sviluppare, e validare, nuovi biomarcatori su liquido cerebrospinale e sangue per la diagnosi, per la prognosi e per il monitoraggio di pazienti con malattie neurodegenerative e cerebrovascolari.

Ad Halle il medico perugino ha vinto un bando universitario per poter svolgere attività di ricerca parallelamente a quella clinica, che inizierà nel 2024.
Lorenzo Barba, tra le altre importanti attività di ricercato ha pubblicato, in collaborazione con l’università di Perugia, una revisione della letteratura scientifica esistente al fine di valutare il ruolo delle proteine alfa-sinucleina e beta-sinucleina nello sviluppo delle malattie neurodegenerative, in particolare del Parkinson, e il loro potenziale utilizzo quali biomarcatori per una diagnosi precoce. «Sono orgoglioso di essere italiano – ha detto il dottor Barba all’ANSA – ma qui mi trovo bene e in Germania sono felici di collaborare con noi». Di grande rilievo, ovviamente, anche il lavoro del dottor Abu Rumeileh neurologo, anche lui, presso l’ospedale universitario di Ulma e da due anni a quello di Halle. Rumeileh lavora nel reparto specializzato di terapia intensiva neurologica trattando pazienti con quadri neurologici gravi.

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