Formaggio ‘grana’ e prosciutto cotto al posto di parmigiano e stracchino. Per la procura – che si era messa in moto dopo l’accertamento dei carabinieri del Nas di Perugia scattato nel 2016 – il ‘cambio di menù’ relativo ai pasti somministrati agli alunni di una scuola di Città della Pieve, era stato fatto per risparmiare qualche euro. Per questo una cuoca e il rappresentante di una ditta di ristorazione erano finiti a giudizio per ‘inadempimento di contratti di pubbliche forniture’. Mercoledì mattina i due sono stati assolti con formula piena dal giudice del tribunale di Terni, Elisa Fornaro, e quindi prosciolti da ogni accusa. Erano difesi dagli avvocati Francesco Orsini di Terni e Scaramella di Milano. In aula il pm Cinzia Casciani aveva ‘invocato’ l’articolo 131 bis del codice penale, cioè l’esclusione della punibilità per fatti di particolare tenuità.