Montecchio senza sportello bancario da ottobre

Il sindaco Gori annuncia la chiusura della filiale Cassa di risparmio di Orvieto: «Intervengano Regione e parlamentari»

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Ennesima chiusura di una filiale bancaria in territorio umbro. Questa volta riguarda la Cassa di risparmio di Orvieto e Montecchio, con allarme del sindaco – nonché presidente dei piccoli Comuni Anci Umbria – Federico Gori: «Intervengano Regione e parlamentari».

Chiusura filiali banche: «Non possiamo imporre scelte»

Il problema: stop ad ottobre

Queste battaglie – sottolinea Gori – «non si possano lasciare esclusivamente nelle mani dei sindaci. A questo punto occorre l’interessamento della politica tutta, regionale e nazionale, perché questi problemi che riguardano le nostre comunità sono di interesse generale e ne vanno della dignità delle comunità stesse. In questi mesi come sindaco – prosegue – ho lottato silenziosamente e convintamente per scongiurare la chiusura dell’unica banca presente nel nostro comune, di quel servizio indispensabile per cittadini e piccole e medie imprese che insistono e resistono nel nostro territorio. Purtroppo questo non è bastato. Mi è stato infatti comunicato, come a diversi altri colleghi, che ad ottobre la filiale chiuderà. La Cassa di risparmio di Orvieto si è sempre definita ‘la banca del territorio’ ed è nata e cresciuta soprattutto grazie ai clienti che hanno affidato nelle sue mani i propri risparmi, spesso di una vita intera, e per questo mai avrei immaginato una decisione così drastica, irrispettosa nei confronti di tutti coloro che l’hanno sempre considerata ‘la banca di famiglia’».

Lo smantellamento

Infine il primo cittadino di Montecchio evidenzia che «in una fase in cui si parla di ripresa, di resilienza, di gestioni fondi provenienti dal Pnrr, questo trend di chiusure e smantellamenti di servizi è un vero e proprio controsenso. Ora, come sempre – conclude – ci rimboccheremo nuovamente le maniche e proveremo a sensibilizzare altri istituti di credito affinché non abbandonino completamente i nostri territori, sperando che la nostra battaglia venga rafforzata da una posizione netta della Regione Umbria e dei parlamentari umbri, deputati a rappresentarci nelle autorevoli sedi».

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