Ortofrutta irregolari, 136 violazioni a Terni

Controlli della polizia commerciale – dal 2011 – dei vigili urbani: sanzioni e 111 giornate di sospensione dell’attività di vendita

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Sospensione dell’attività di vendita per 111 giorni e 136 violazioni accertate. Questo il bilancio totale relativo dei controlli della polizia commerciale dei vigili urbani e dell’ufficio commercio in riferimento alla vendita dell’ortofrutta a Terni.

Le 136 violazioni vanno dalla mancata indicazione del prezzo di vendita all’inottemperanza al turno di riposo settimanale, passando per la mancata indicazione del luogo di provenienza dei prodotti, la mancata pubblicità dei prezzi di vendita, l’esercizio di vicinato attivato senza Scia, l’occupazione abusiva di suolo pubblico e l’occupazione di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quanto autorizzato.

L'assessore Tedeshi

L’assessore Tedeschi

Negli ultimi giorni sono scattate due diffide – da parte degli agenti della commerciale a seguito di controlli finalizzati al contrasto all’immigrazione clandestina, al lavoro sommerso, all’evasione fiscale, alla violazioni delle norme amministrative negli esercizi commerciali e violazioni alle norme igienico sanitarie – a carico di altrettanti venditori in esercizio di vicinato. A ciò si aggiungono ulteriori ventuno diffide, provvedimento amministrativo che, in caso di reiterazione della violazione, fa scattare nuove sanzioni. Nel comune di Terni l’insediamento consistente di operatori commerciali di prodotti ortofrutticoli, esercizi su area privata di vicinato, con superfici di vendita al dettaglio sino a 250 metri quadri è iniziato nel 2011.

Tutela del consumatore L’assessore al commercio Daniela Tedeschi commenta che «l’attività portata avanti dagli organi di controllo e sanzione dell’ente dimostra un’attenzione costante verso un settore che è rilevante nel commercio cittadino, in particolare negli ultimi anni. I controlli e le sanzioni sono a tutela dei consumatori che hanno pieno diritto ad acquistare merce custodita ed esposta nel migliore dei modi possibili dal punto di vista igienico, nonché – conclude la Tedeschi – di tutti gli esercenti che rispettano le regole».

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