Terni, tumori ipofisari: team multidisciplinare

Protagoniste del trattamento all’ospedale le equipe di otorinolaringoiatria e neurochirurgia con l’aiuto degli endocrinologi: «Meno traumatico e tempi ridotti»

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Un approccio chirurgico combinato per il trattamento delle patologie neoplastiche ipofisarie in una delicata area di connessione tra il sistema nervoso (ipotalamo) e sistema endocrino (ipofisi). Il lavoro multidisciplinare si concretizza all’ospedale di Terni grazie al rafforzamento della collaborazione tra le equipe di otorinolaringoiatria e neurochirurgia, dirette dai dottori Santino Rizzo e Carlo Conti. Coinvolti anche gli specialisti endocrinologi guidati da Camillo Giammartino. 

Il trattamento multidisciplinare

L’approccio multidisciplinare – preziose le competenze specifiche degli specialisti endocrinologi, degli otorinolaringoiatri e dei neurochirurghi, con particolare riferimento al dottor Alessandro Ciampini – permette di asportare le formazioni tumorali intracraniche per via endoscopica con accesso endonasale: si utilizzano le cavità naturali del naso per arrivare alla sella turcica, senza fare incisioni sul volto e senza trapanare il cranio. «Questa tecnica garantisce al paziente – spiegano dal ‘Santa Maria’ – un intervento meno traumatico e in generale una notevole riduzione dei tempi chirurgici e di degenza e delle morbilità perioperatorie. I pazienti operati – a marzo sono stati tre – normalmente vengono dimessi in terza giornata post-operatoria con risoluzione del quadro sintomatologico e una rapida ripresa della vita sociale e lavorativa: è un altro risultato che per la direzione dell’azienda ospedaliera dsimostra come la condivisione di protocolli clinici e organizzativi fra professionisti diversi sia la strada vincente per fornire ai pazienti la risposta che attendono, e questo approccio, che è in costante crescita all’interno dell’ospedale ternano, giustifica l’alto livello di gradimento che è stato recentemente espresso dai cittadini della provincia ternana nell’ambito di un sondaggio sulla qualità percepita dei servizi sanitari ospedalieri».

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