Pallanuoto a Terni: «Esistiamo anche noi»

La fondazione nel 2007. Si festeggia il decennale tra difficoltà legate alle strutture e voglia di crescere: «Uno sport sottovalutato»

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Il gruppo (foto Uisp pallanuoto Terni)

«Terni, esiste anche la pallanuoto». A lanciare il messagio è la Uisp pallanuoto che, proprio in questi giorni, festeggia il decennale della fondazione: risposta fredda della città, anche per problematiche oggettive, e voglia di rilanciare un’attività che permette di «far gruppo e crescere in compagnia». A spiegarlo è uno dei membri più esperti – nonché vice allenatore – del team, Matteo Petraccia.

Due squadre La Uisp pallanuoto Terni è formata dal team master e dall’Under’, ma c’è un problema di fondo che ha frenato e non poco lo sviluppo dell’attività: «La fondazione – sottolinea Petriccia  -c’è stata nel 2007 e da allora abbiamo la squadra. Fino a tre anni fa ci siamo allenati nella piscina di borgo Bovio su un metro e mezzo d’acqua, in una situazione non ottimale. Ora avremo la disponibilità delle Piscine dello stadio e andremo anche là». La presidente del comitato Uisp Terni è Paola Carletti.

Trasferimenti fuori regione Nel territorio ternano non esiste un campionato – per ovvie ragioni – di pallanuoto. Petriccia aggiunge infatti che «i primi anni abbiamo fatto il campionato toscano e laziale perché in provincia di Terni mancano le strutture per quest’attività. Nel 2016 i master sono andati a giocare con il Rieti, hanno un bell’impianto. Quest’anno ci hanno richiesto i ragazzi di Viterbo, ma abbiamo deciso di fare una squadra nostra e giocare tutti insieme, inserendoci nel torneo laziale: vogliamo scendere in acqua con un team composto da tutti ternani, qualche incontro si svolgerà alle Piscine dello stadio. L’Under’ 17 lo scorso anno giocava in quella struttura».

Poco appeal A dieci anni dalla nascita c’è un nuovo tentativo di rilancio dell’attività: «La formazione per ora è composta da 14-15 elementi e stiamo cercando di far venire più persone possibili. Purtroppo non è uno sport conosciuto e quando dico alle persone che faccio pallanuoto rimangono un po ‘perplessi, anche a causa delle strutture. Sono nove anni che sono qui e gioco, ero uno dei più piccoli e adesso sono il vice allenatore: in molti, del gruppo iniziale, hanno smesso perché non c’era modo di migliorarsi a livello d’impiantistica. Vogliamo dire – conclude – che esiste questo sport, mi farebbe piacere se le persone lo conoscessero perché credo sia sottovalutato».

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