Perugia, Arco di Duccio Step per il restauro

Firmato un accordo tra soprintendenza, Comune e ministero delle infrastrutture e dei trasporti: obiettivo accelerare i tempi e avere un maggior coordinamento

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Un accordo tra il Comune di Perugia, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti – provveditorato interregionale opere pubbliche per la Toscana, l’Umbria e le Marche – e la soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell’Umbria. È stato firmato giovedì mattina nell’ottica del restauro di Porta San Pietro di via Cavour, nota come l’Arco di Duccio’: l’obiettivo è quello di avere un maggior coordinamento e accelerare sulle tempistiche

I dettagli Il Comune è proprietario della parte dell’arco che sarà sottoposta a intervento, mentre spetta al provveditorato appaltare i lavori di progettazione ed esecuzione del restauro stesso. Alla soprintendenza invece il compito di controllare e garantire la tutela del bene monumentale e di supportare in tal senso la direzione lavori. L’accordo prevede, tra l’altro, la costituzione di un tavolo di coordinamento composto dai rappresentanti dei tre enti per la condivisione delle varie fasi di intervento; l’autorizzazione da parte del Comune al provveditorato stesso ad accedere all’area del monumento e a svolgervi indagini e sopralluoghi per la progettazione, nonché all’esecuzione dei lavori; il provveditorato si impegna a sottoporre all’esame e all’approvazione del Comune il progetto definitivo e qualsiasi variazione allo stesso, nonché a garantire il Comune da eventuali danni che dovessero verificarsi al bene nel corso dei lavori.

Il progetto di fattibilità del restauro – già redatto dagli uffici tecnici del Comune – prevede un intervento di pulizia, consolidamento e protezione della pietra e del materiale lapideo, oltre alla riqualificazione dell’area con nuovi punti luce e una nuova pavimentazione.
Per l’intervento il ministero aveva messo a disposizione – agosto 2016 – 500 mila euro, mentre il Comune aveva predisposto il progetto con l’intenzione di recuperare il bene tramite l’Art Bonus’.

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