Perugia, asili nido: fuori un bimbo su tre

La denuncia arriva da ‘La sinistra per Perugia’: «Inadeguatezza delle politiche sociali»

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I dati diffusi dal Comune di Perugia, nell’assegnazione dei posti negli asili nido, «ci parlano di un sistema del tutto insufficiente e discriminatorio, incapace di soddisfare una domanda fondamentale di tante famiglie. Un bambino su tre, a Perugia, non potrà frequentare un asilo comunale o uno privato convenzionato». La denuncia arriva da ‘La sinistra per Perugia’.

Promesse smentite «A giudicare dai numeri ufficiali diramati dal Comune di Perugia, niente di nuovo anche rispetto alla precedente amministrazione: le tasse a carico dei cittadini restano inalterate, smentendo le demagogiche promesse elettorali. I servizi pubblici, anche quelli strategici come gli asili nido, restano insufficienti per soddisfare la domanda delle famiglie. Se aggiungiamo il tentativo in corso della giunta Romizi di smantellare il sistema partecipativo dei genitori dei bambini relativo alla gestione delle mense, ci troviamo di fronte ad una politica che lascia inalterati i costi dei servizi fondamentali, mantenendo insufficienti i servizi e annulla la partecipazione nella gestione degli stessi».

Declino inarrestabile Una politica comunale, conclude ‘La sinistra per Perugia’, «che procede nella direzione opposta alle necessità della comunità perugina: più servizi sociali e costi più bassi. La giunta Romizi non solo è incapace di chiudere le buche delle strade’, annunciando l’impegno di risorse irrisorie per il prossimo futuro, ma non propone niente per potenziare il welfare municipale. Occorre una svolta profonda nelle politiche comunali, a iniziare da quelle sociali e per lo sviluppo economico, altrimenti il declino di Perugia sarà inarrestabile».

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