Ripartono i mercati a Perugia e Terni. Solo per alimenti

La Confcommercio plaude alla decisione dell’amministrazione perugina. Al Foro Boario 33 banchi

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In rampa di lancio la delibera con cui il Comune di Perugia sancirà, dal prossimo 4 maggio, la riapertura di tutti i mercati sul territorio, almeno per ciò che riguarda i prodotti alimentari. Analoga decisione è stata assunta dal Comune di Terni rispetto all’area del foro Boario. Plaude alla decisione Confcommercio Umbria.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

«Perugia, Orvieto e Narni apripista»

«Siamo molto soddisfatti – commenta il presidente di Fiva Umbria Confcommercio, Mauro Fortini – perché la decisione del capoluogo può aprire la strada alle riaperture in tutta la regione, dove hanno fatto da apripista i comuni di Orvieto e Narni. A Perugia la situazione era più complicata, perché i mercati sono molti di più. Dobbiamo ringraziare il Comune di Perugia, e in particolare l’assessore al commercio Clara Pastorelli, che ha ascoltato le nostre ragioni, anche posticipando la Tosap e annullando il contributo servizi per il periodo di chiusura dei mercati». Per quel che concerne Terni da ricordare che a causa dei lavori per il palasport ci sarà poi un trasferimento temporaneo, ma non alla Passeggiata – idea bocciata dagli ambulanti e non solo – come ipotizzato all’inizio.

«Riaprire in sicurezza, altrimenti è il tracollo»

«Gli operatori su aree pubbliche – prosegue Fortini – sono completamente fermi da due mesi, in obbedienza alle misure di contenimento del coronavirus, e in gravissima sofferenza. Adottando tutte le misure di sicurezza e riorganizzando completamente gli spazi di vendita, oggi non c’è ragione, secondo noi, di tenere ancora al palo gli operatori che vendono prodotti alimentari. A Orvieto e Narni siamo già ripartiti; poi partiremo nel capoluogo e speriamo di ripartire presto in tutti gli altri comuni dell’Umbria. Se mercati e fiere non riaprono in tempi brevi, seppur con gradualità e rispettando tutti i protocolli sanitari, il settore rischia il tracollo. Le nostre imprese – osserva il presidente di Fiva Confcommercio Umbria – non sempre sono strutturate sul piano economico per sopravvivere in queste condizioni e il danno lo pagheranno anche le famiglie e i consumatori, che non avranno più il servizio utile e di prossimità che questa tipologia di vendita ha sempre assicurato ovunque. La nostra federazione nazionale ha stimato che la chiusura della quasi totalità delle attività di commercio su aree pubbliche in conseguenza dell’emergenza coronavirus – 176 mila imprese con circa 400 mila tra titolari, dipendenti e collaboratori – comporterà per il settore, se non si riapre presto, una perdita di oltre 10 miliardi di euro, con il rischio che un terzo delle sue imprese chiuda definitivamente».

Via libera a Terni: 33 banchi al Foro Boario

Nel primo pomeriggio arriva la nota di palazzo Spada: «Dalla settimana che inizia con il 4 maggio potranno riprendere, le attività dei mercati settimanali: in particolare quello del mercoledì al Foro Boario, ma limitatamente al settore alimentare (con 33 banchi), e poi anche quello del venerdì di Campagna Amica-Coldiretti sopra al parcheggio di San Francesco, dedicato ai prodotti agricoli a filiera corta». L’assessore Stefano Fatale sottolinea che «si tratta di un piccolo e prudente passo verso la riapertura di alcune attività commerciali e a sostegno dell’economia locale. Ma è chiaro che, specie in questa prima fase che continua ad essere d’emergenza, tutti dovranno porre in essere le misure di distanziamento e di sicurezza e per questo ci appelliamo al senso di responsabilità dei cittadini e dei commercianti». Nell’ambito del Coc confermata anche la possibilità di take-away (asporto) per la ristorazione, come prevede il nuovo Dpcm.

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