Perugia: «Fontana aperta giorno e notte»

Lo annuncia l’assessore Calabrese, che poi spiega il motivo delle interruzioni di sabato pomeriggio: servivano a regolare i flussi

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Quando sabato, subito dopo pranzo, la Fontana Maggiore si presentava ai passanti di nuovo senz’acqua, in molti avranno pensato ad un nuovo guasto. Non è così.

Acqua sempre ‘in moto’ Dopo la cerimonia di sabato mattina, la ‘sosta tecnica’ del pomeriggio era ampiamente programmata. Probabilmente ve ne saranno altre nei prossimi giorni: «Nella prima fase vanno infatti regolati i flussi tra le tre vasche, che devono trovare un punto di equilibrio per poter funzionare in modo ottimale», ha spiegato a umbriaOn l’assessore Francesco Calabrese. Questa piccola spiegazione tecnica è servita anche per chiarire un ulteriore dubbio: la Fontana Maggiore resterà aperta 24 ore su 24. Non sono previste interruzioni nel ‘circolo’ dell’acqua. Nemmeno di notte.

IL MOMENTO DELL’APERTURA DELL’ACQUA

La meraviglia dei turisti In piazza IV Novembre sabato mattina, durante la cerimonia di inaugurazione, c’erano molti turisti, alcuni dei quali stranieri. Seguivano la cerimonia un po’ distanti, seduti sugli scalini della Cattedrale, forse non capivano bene cosa stesse accadendo. Poi, dopo la benedizione, un boato di meraviglia ha accompagnato il primo getto d’acqua dalla fontana. Come quando salta il tappo da una bottiglia di champagne. Oltre al Sindaco Andrea Romizi e all’assessore Calabrese, c’erano in piazza il consigliere Francesco Vignaroli, che ha sottolineato alcuni riferimenti artistici del monumento, l’assessore Dramane Wague e la consigliera provinciale Erika Borghesi.

LE FOTO DELLA CERIMONIA

I dettagli degli interventi I tecnici Gabriele De Micheli e Maria Cristina Timpani hanno illustrato ai presenti i dettagli degli interventi, lasciandosi andare anche a momenti di commozione ne ricordare il lavoro svolto. De Micheli ha ricordato come l’impianto idraulico sia stato completamente rifatto: non solo quello delle tre vasche visibili, ma anche la quarta, quella sotto il livello della piazza, dove l’acqua viene trattata e rimessa in circolo. Dopo aver illustrato i lavori di restauro, Maria Cristina Timpani ha spiegato la funzione del ‘cappello del prete’ (il disco posto sopra le tre grazie, che era già presente nel restauro degli anni Novanta): «Ha un ruolo importante di rompigetto perché distribuisce l’acqua in modo omogeneo, evitando che, quando c’è vento, vada a sbattere contro le statue del versante Nord-Est, come capitava in precedenza».

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