Perugia, la Finanza entra anche in Comune

La Corte dei conti chiede tutti i documenti per capire come sono stati concessi in affitto, ad alcune associazioni, immobili di proprietà dell’amministrazione

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di Lucina Paternesi

C’è una lettera, che in pochi hanno avuto la possibilità di vedere, ma il cui contenuto è noto a quasi tutti in consiglio comunale.

Affitti associazioni E’ quella che, nei giorni scorsi, è arrivata al Comune da parte della guardia di finanza per conto della Corte dei conti. Si chiedono chiarimenti, ma a differenza di quanto sta accadendo in consiglio regionale, questa volta le spese dei gruppi non c’entrano. Le Fiamme gialle, su mandato del procuratore generale della magistratura contabile Antonio Giuseppone, vorrebbero fare chiarezza sulla questione degli affitti e delle locazioni concesse in uso ad alcune associazioni.

La denuncia Sul caso, da mesi, il Movimento 5 Stelle denuncia irregolarità e una gestione poco trasparente. E su impulso dei consiglieri del gruppo misto De Vincenzi e Pittola era stato approvato anche un ordine del giorno per una ricognizione degli affitti degli immobili secondo criteri di trasparenza. Assenza di bandi, canoni poco più che irrisori, concessioni ventennali, anticipo delle utenze da parte del Comune e un Regolamento, quello del 1996, mai applicato in maniera precisa e regolare. Perché, se da un lato, la normativa prevede uguali opportunità in termini di accesso a tutte le associazioni, nella realtà dei fatti «l’amministrazione non ha mai effettuato alcun controllo sulla permanenza dei requisiti, comprese le ‘sub-locazioni’, ovviamente vietate dal Regolamento, e la disponibilità in capo alle associazioni di altre sedi idonee allo svolgimento dell’attività» aveva detto la Rosetti. Così come non sono state mai acquisite le relazioni sull’attività svolta, salvo rare eccezioni, come previsto dallo stesso Regolamento per cui ogni anno, a marzo, le associazioni devono presentare la documentazione richiesta e, nel mese successivo, la commissione tecnica dovrebbe riunirsi per verificare la permanenza dei requisiti dell’assegnazione, in base alla documentazione prodotta.

Regolamento Ora, da inizio mese, in Comune si è ripreso in mano il regolamento per attuare alcune modifiche, come l’istituzione di un osservatorio e la previsione dell’assegnazione dei locali disposta dalla giunta su proposta della commissione tecnica.«E’ stata proprio l’amministrazione Romizi ad iniziare quel complesso lavoro di revisione dei contratti che ha portato le autorità a verificare eventuali danni erariali» è il commento della consigliera Lorena Pittola, che ricorda come, sempre su proposta della maggioranza, la I Commissione consiliare si stia lavorando ad una puntuale modifica del regolamento per le assegnazioni dei locali comunali, «con il fine di evitare che in futuro si verifichino concessioni ‘a corsia preferenziale’ e per promuovere maggiori controlli da parte degli uffici comunali».

Documenti acquisiti Ma intanto se, in tutti questi anni, la gestione è stata opaca sarà la Corte dei Conti a stabilirlo. Come, eventualmente, potrebbe stabilire se ci sia stato un danno erariale. La Guardia di finanza, infatti, ha chiesto agli uffici del Comune tutti gli elenchi degli immobili di proprietà dell’amministrazione che sono stati concessi in affitto e tutti gli atti con cui, la stessa amministrazione, ha concesso gli spazi. Canoni, importi, bollette, tutta la documentazione è stata fornita dagli uffici tecnici, come commentano dalla segreteria del sindaco.

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