Perugia, la Serie A passa per Latina

Non ci sono alternative: alla squadra di Bucchi servono due vittorie per accedere ai playoff e sperare nella promozione

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Tutti convocati, come la settimana scorsa, ormai sarà così fino alla fine, sperando che la stagione del Perugia non finisca fra 180 minuti.

BUCCHI: «540 MINUTI PER LA SERIE A» (VIDEO)

Un nuovo bus per il Perugia

In quattro in tribuna Poi, ovvio, gli indisponibili non andranno in panchina: lo squalificato Di Carmine, gli infortunati Fazzi e Belmonte (stagione finita per lui), il terzo portiere Rosati, fuori lista per i noti motivi legati al numero di ‘over’ ma assolutamente dentro al gruppo. Tutti gli altri saranno accanto al mister. C’è la A da conquistare. Serve che il gruppo si senta unito. Poi, le scelte di formazione dipenderanno da tanti fattori. La condizione fisica, per cominciare: Del Prete, Volta, Brighi e Mustacchio  hanno avuto problemi più o meno gravi, ma la sensazione è che possano essere tutti a disposizione per la causa, dall’inizio o a partita in corso, quello si vedrà.

Tutti nel bus (un altro) Il presidente Santopadre, intanto, ha mantenuto la parola. Dopo le polemiche per il bus noleggiato ai tifosi della Juventus aveva assicurato che la squadra non avrebbe più utilizzato lo stesso mezzo. E così è stato. A Latina la comitiva è partita con la stessa compagnia di autotrasporti ma con un mezzo diverso. Proprio come aveva ‘preteso’ il presidente dopo che la polemica era divampata sui social. Anche la Primavera (impegnata a La Spezia) ha viaggiato su un mezzo non griffato.

Cristian Bucchi

Karma e sangue freddo Non che sia questa la cosa in cima ai pensieri di squadra e staff tecnico. Ma è dai piccoli particolari che nascono le vittorie. E il karma non va trascurato. Così come le motivazioni e la programmazione neurolinguistica: «I playoff si faranno, mancano 560 minuti alla serie A». Non usa condizionali, Bucchi, né congiuntivi. Vuole che la squadra e l’ambiente ricevano un imprinting chiaro ed abbiano ben presente l’obiettivo. Vincere.

Fallimento non contemplato Per lo stesso motivo, il mister non vuole nemmeno considerare (dribblando una domanda come nemmeno da calciatore) l’eventualità di un fallimento. Per lui è già tutto scritto: il Perugia le vince entrambe, Verona e Frosinone (o almeno una delle due) no, i playoff si fanno e poi ce la si gioca. Ma non vuole chiamarli ‘aiuti’: «Carpi e Benevento non devono aiutare il Perugia, ma devono aiutare se stesse se vogliono andare ai playoff», dice il mister.

Una squadra di leader Tutti i discorsi su tattica e uomini sono secondari: «Possiamo giocare a tre o a quattro, cambiando sistema nel corso della gara. Ho i giocatori in grado di farlo, come Del Prete e Volta (che può fare pure il terzino, lo ha fatto già in Champions con la Samp), come Mustacchio (che giocherà da esterno, non a ridosso delle punte). Ma soprattutto ho uomini che hanno le qualità umane e tecniche per prendersi la squadra sulle spalle e condurla in serie A. Non ho un leader, sono tutti leader». Chiaro il concetto?

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