Perugia: morto dopo la broncoscopia. Quattro medici indagati

Capire se ci sia una nesso di casualità fra l’esame e la tragedia. Questo lo scopo della denuncia sporta dai familiari del 73enne

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Capire se ci sia o meno qualche nesso di causalità fra l’esame a cui era stato sottoposto nella prima mattinata di venerdì – una broncoscopia – e il decesso avvenuto qualche ora più tardi, nel day hospital del ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia dove era stato ricoverato. Questa la volontà dei familiari dell’uomo, un 73enne, che a seguito dell’improvvisa scomparsa, hanno sporto denuncia alla polizia di Stato. La procura di Perugia si è subito attivata, disponendo il sequestro dei documenti medici e l’autopsia sulla salma del 73enne, già in cura in passato presso lo stesso nosocomio per alcune patologie. Doveva essere un ricovero relativamente rapido il suo, legato ad alcuni esami medici – fra cui la broncoscopia -, e invece si è concluso nel modo più angosciante e triste, nonostante i soccorsi prestati dal personale medico presente. A riportare la notizia sono i quotidiani ‘Il Messaggero‘ e ‘Il Corriere dell’Umbria‘.

Parla la procura di Perugia

Sull’accaduto, la procura di Perugia ha diffuso una nota stampa per dire che ha «avviato un’indagine a seguito della richiesta di accertamenti e della querela presentata dai familiari di un paziente di 73 anni, deceduto presso l’ospedale ‘Santa Maria della Misercordia’ di Perugia il 18 novembre, durante il ricovero in day hospital per una broncoscopia. Dovranno essere accertate le cause del decesso e l’eventuale correlazione con il trattamento sanitario in corso. Sulla base di un preliminare esame della cartella clinica con il supporto del consulente tecnico nominato – spiega la procura perugina – è stata disposta l’iscrizione dei sanitari che hanno operato, anche al fine di consentire loro la partecipazione agli accertamenti tecnici irripetibili da svolgersi mediante esame autoptico, previsto per la giornata di giovedì 24 novembre». Nel registro degli indagati, per l’ipotesi di omicidio colposo, sono stati iscritti quattro professionisti dell’ospedale perugino: tre pneumologi – uno dei quali specializzando – ed un anestesista rianimatore.

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