Perugia, phishing: mega-truffa in rete

In gergo si chiama phishing, in pratica ti fregano soldi e dati sensbili attraverso internet.

La banda Una mega-banda, composta prevalentemente da nigeriani e camerunensi – la polizia sta eseguendo sessantadue ordinanze di custodia cautelare in Italia e all’estero, 29 delle quali sono state emesse dalla procura della Repubblica di Perugia – è stata scoperta e avrebbe ramificazioni in Spagna, Polonia, Regno Unito, Belgio,
Georgia, Turchia e Camerun, tanto che la polizia italiana opera in coordinamento con Eurojust, Europol e Interpol.

LA POLIZIA POSTALE AL LAVORO – IL VIDEO

L’indagine A Perugia è il compartimento della polizia postale e delle comunicazioni di Perugia e seguire il caso, che ha evidenziato significativi collegamenti tra una cellula operante a Torino e un’altra attiva in Spagna. Poi si è scoperto che anche in Polinia si stava indagando su un caso analogo.

IL PROCURATORE LUIGI DE FICCHY ILLUSTRA L’OPERAZIONE – IL VIDEO

‘Man in the middle’ La tecnica utilizzata dalla banda criminale viene definita dagli agenti della polizia di Stato ‘man in the middle’ (uomo in mezzo): si entra abusivamente nelle caselle di posta elettronica di aziende italiane ed estere. Con questo sistema si inserisce nei rapporti commerciali tra aziende e fornitori, indirizzando i pagamenti su conti correnti appositamente aperti. L’operazione vede impegnati sul solo territorio nazionale un’ottantina di uomini della Polizia postale e delle comunicazioni del servizio centrale e dei compartimenti regionali di Perugia, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna e Firenze.

In giornata si prevedono sviluppi

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli