Prostitute all’aperto e senza mascherina: proteste a Fontivegge

Perugia, ancora episodi di degrado nel quartiere a ridosso della stazione. E spunta una foto inquietante per il decoro e per la salute pubblica

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Droga, prostituzione, risse, disagi, degrado. Non è cambiato nulla a Fontivegge. I cittadini che vivono nei condomini di fonte alla stazione non ne possono più. E fanno nuovamente sentire la loro voce. Ad aggiungersi alle preoccupazioni anche le conseguenze sanitarie. Sta facendo scalpore, in queste ore, una foto pubblicata sui social di alcune prostitute, senza mascherina, in una delle strade principali del quartiere. Teatro delle proteste, come ormai di consueto, le pagine social. Ma non solo. Scritta anche una lettera pubblica.

Il furto del martelletto

Sulla pagina ‘Progetto Fontivegge’ viene segnalato anche un episodio increscioso: «Oggi – racconta una signora – mi trovavo sull’autobus A (direzione Sant’ Erminio). A San Sisto sono saliti circa 10 africani. Nessuno ha timbrato il biglietto (ma non è questo il punto). Sono scesi tutti a Fontivegge, ma poco prima hanno rubato il martelletto d’emergenza, quello rosso che troviamo in ogni autobus. L’autista ha chiesto ripetutamente di rimetterlo a posto ma loro hanno insistito per scendere». Il sospetto è che il martelletto possa essere usato per rompere i vetri delle auto: fra l’altro proprio nei giorni scorsi è stato arrestato un ladro seriale che colpiva le auto parcheggiate. S tratta di un trentenne tunisino.

La lettera dei residenti

«La situazione nell’are delle Fonti di Veggio, parte alta del quartiere, resta critica. Tra il Parco della Pescaia (Verbanella) e via San Prospero, permane un circuito di spaccio di stupefacenti intenso e pericoloso, garantito dalla quasi totale assenza di punti luce e videocamere nei vicoli che si dipanano tra via XX Settembre e via Mario Angeloni».

La proposta di illuminazione

«I residenti di quattro condomini – prosegue la lettera – avevano approvato, ormai quasi tre anni fa, nelle rispettive assemblee condominiali, lo stanziamento di complessivi 12mila euro per l’acquisto, l’installazione e la connessione alla rete di otto dispositivi di videosorveglianza di ultima generazione. La proposta di un patto di collaborazione con il Comune è tuttavia naufragata nel omento in cui l’amministrazione ha negato la propria disponibilità a provvedere a proprie spese all’allaccio alla rete elettrica e alla manutenzione».

Arrestata una donna

Due giorni fa una donna è stata arrestata dai carabinieri con l’accusa di tratta di essere umani, dando seguito ad un mandato di cattura internazionale. Si tratta di una cittadina di origini nigeriane di trentaquattro anni, disoccupata, già nota alle forze di polizia, in esecuzione di un ordine di carcerazione, emesso il 9 marzo dalla sezione penale della Corte di appello di Perugia. Subito dopo aver espletato le formalità di rito la trentaquattrenne è stata associata nella casa circondariale di Capanne, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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