Perugia, rivoluzione nella viabilità

Arrivano i minibus a metano e un nuovo capolinea a piazza dell’Università

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di L.P.

E’ iniziata lunedì, a Perugia, la sperimentazione di un nuovo modello di viabilità. Mentre sono ancora in corso i lavori, di fronte all’Università per Stranieri, per la pavimentazione dell’area e la ricollocazione degli antichi lampioni, è ormai partita la nuova sfida alla viabilità dell’amministrazione comunale. Tra qualche ritardo e molte polemiche partono i nuovi minibus, più piccoli e a metano.

Perugia autobusNuovo capolinea A piazza dell’Università, di fronte al Rettorato, i posti auto sono stati quasi dimezzati, scendendo da 23 a 10. Al loro posto un nuovo capolinea per gli autobus delle linee C e F che porteranno i passeggeri da Ellera e Ferro di Cavallo o da Case Nuove fino a davanti il Rettorato, per incrociarsi con la nuova tratta percorsa dalla linea U.

Nuova linea Da lunedì entrano in azione anche i minibus, veicoli di lunghezza più contenuta, sugli 8 metri circa e con capienza di 14 passeggeri seduti e 52 in piedi, che effettueranno il percorso piazza dell’Università, piazza Fortebraccio, piazza Cavallotti, Monteluce, Sant’Erminio. Frequenza media ogni 15 minuti, con orari calibrati in modo da effettuare un servizio di scambio con le linee C e F in piazza dell’Università.

Le linee

Le linee

Interscambi Alla base di questa rivoluzione c’è l’intenzione, da parte del Comune, di creare un nuovo concetto di viabilità, sulla scia delle grandi città europee dove per spostarsi da un luogo all’altro si cambiano mezzi e si effettuano interscambi tra linee. Questo per una maggiore vivibilità del centro storico e una migliore qualità dell’aria, come aveva ricordato l’assessore ai trasporti Cristiana Casaioli al momento della presentazione del progetto. Dunque una smart city in cui i vari mezzi di trasporto – autobus, minibus, minimetrò, scale mobili – si integrano per offrire più soluzioni di viaggio a cittadini, studenti, lavoratori e turisti. Eventuali criticità, aveva detto l’assessore, saranno analizzate a partire dalla prima settimana di sperimentazione del servizio dopo alcune critiche, mosse dai sindacati, per via di una difficoltà oggettiva, da parte degli autisti, nel riuscire a rispettare i tempi di percorrenza delle corse.

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