Le segnalazioni, su quello stabile di Ponte Felcino, erano sempre più frequenti e allarmate, tanto che i finanzieri del Gruppo operativo antidroga di Perugia hanno dato il via ad una serie di controlli mirati.
L’albanese Le indagini hanno portato ad individuare un albanese, presumibile capo di una rete di pusher operanti in varie zone della città e seguendo i suoi movimenti le Fiamme gialle sono arrivate ad un appartamento nel qualoe lo hanno atteso, fino a quando non è arrivato a prelevare la droga necessaria per lo spaccio al minuto.
L’irruzione I finanzieri hanno fatto irruzione nell’appartamento, che era il fulcro dell’attività di confezionamento delle dosi – c’era un bilancino di precisione e numerose bustine già ritagliate e adattate allo scopo – e poi si sono spostati nel garage, al cui interno hanno trovato un sacco di plastica, ancora sigillato, con oltre 2,1 chili di marijuana. Trovati e sequestrati anche diversi impianti hi-fi e home theatre evidentemente frutto di furti in appartamenti. Nell’auto dell’albanese veniva trovato anche un ‘tirapugni’ in acciaio.
I cani All’operazione hanno partecipato le unità cinofile con i cani antidroga ‘Olinda’ e ‘Talor’, che hanno aiutato i finanzieri nell’individuazione esatta del box e nel materiale ritrovamento della sostanza stupefacente.
L’arresto Sentito il magistrato di turno, il pusher albanese è stato arrestato per spaccio, ricettazione e porto abusivo di armi e portato nel carcere di Capanne. Con lui veniva segnalata, per concorso in ricettazione e spaccio, anche la donna rumena, titolare del contratto di affitto della casa.
I cani All’operazione hanno partecipato le unità cinofile con i cani antidroga ‘Olinda’ e ‘Talor’, che hanno aiutato i finanzieri nell’individuazione esatta del box e nel materiale ritrovamento della sostanza stupefacente.
