Perugia, Turreno: atto donazione firmato

Completato l’iter tra fondazione Cassa di risparmio di Perugia, Comune e Regione. Bartolini: «Ora subito via a procedure recupero per una rapida riapertura»

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«Ci aspettiamo ora, come concordato con l’assessore comunale Fioroni, che il Comune dia rapida attuazione alle procedure che portino alla progettazione, all’esecuzione degli interventi e alla gestione del nuovo Turreno». È Antonio Bartolini, assessore regionale alle risorse patrimoniali, a ‘spingere’ sul teatro Turreno dopo la firma di martedì mattina che consente di passare a una fase successiva: firmato l’atto di donazione dell’immobile a Regione e Comune da parte della fondazione Cassa di risparmio di Perugia.

La firma permette infatti – ha specificato Bartolini – di «procedere speditamente al recupero e alla riapertura di un luogo simbolo della città, contenitore strategico per il rilancio del suo centro storico, a beneficio dell’intera regione». Martedì mattina è stato sottoscritto l’atto finale per la donazione dell’immobile dell’ex cinema-teatro Turreno e Turrenetta per 2/3 al Comune e 1/3 alla Regione: hanno partecipato, oltre all’assessore regionale, il presidente onorario della fondazione Carisp Carlo Colaiacovo e  l’assessore al marketing territoriale, sviluppo economico e progettazione europea del Comune di Perugia Michele Fioroni. A sottoscrivere l’atto di donazione sono stati il presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia Giampiero Bianconi, per la Regione dall’architetto Umberto Piccioni, dirigente del servizio demanio e patrimonio, e per il Comune di Perugia dall’ingegner Fabio Zepparelli, dirigente dell’unità operativa acquisti e patrimonio.

Il rapporto Successivamente fra Regione Umbria e Comune di Perugia è stata sottoscritta una intesa per la disciplina dei rapporti di comproprietà per la gestione e l’uso dell’edificio dell’ex cinema: «Siamo grati – le parole di Bartolini – alla fondazione Cassa di risparmio di Perugia per il grande impegno profuso affinché il progetto di riqualificazione del Turreno vada in porto, dando seguito al protocollo d’intesa firmato nel 2015. Nel rispetto degli accordi ha infatti acquistato l’immobile per acquisirlo al patrimonio pubblico e ora l’ha donato a Comune e Regione per restituire al capoluogo regionale un bene prezioso, un grande spazio al servizio di attività culturali, di spettacoli, dove svolgere convegni. La Regione Umbria – ha ricordato – ha fatto la sua parte, con la certezza della copertura finanziaria integrale del primo stralcio funzionale dell’intervento di recupero presentato dal Comune di Perugia per un importo di oltre 3 milioni di euro, parte dei quali finanziati con fondi europei dell’Agenda urbana prevista dal Por Fesr 2014-2020. Il Comune di Perugia ha manifestato la disponibilità a utilizzare ulteriori risorse per il completamento dei rimanenti stralci funzionali, anche destinando al recupero del Turreno parte dei finanziamenti previsti in precedenza nel programma di Agenda Urbana per l’area di Fontivegge».

L’input Occhio al futuro e ai lavori: «È indispensabile – ha proseguito Bartolini – a questo punto che si accelerino le procedure per l’esecuzione dei lavori. La Regione sarà attenta e vigile, poiché vanno rispettati i tempi previsti per la realizzazione delle opere e la rendicontazione delle spese. Confidiamo pertanto che, come detto stamani dall’assessore Fioroni, i lavori siano completati nel 2020 e dall’anno successivo Perugia possa finalmente tornare all’uso pubblico quale punto di riferimento per le attività culturali e non solo. Un grazie anche alla struttura regionale che ci supporta in questo importantissimo progetto, dall’architetto Piccioni alle avvocate Adriana Minuti e Maria Maddalena Maccarone».

Cosa è previsto A spiegarlo è Piccioni: «L’intesa aggiuntiva per la disciplina dei rapporti di comproprietà tra Regione e Comune di Perugia prevede che la Regione Umbria, in qualità di comproprietario dell’immobile, conceda al Comune di Perugia, comproprietario dei 2/3 terzi, l’uso gratuito della propria quota parte per consentire al Comune una gestione unitaria e organica dell’immobile e delle procedure di evidenza pubblica necessarie sia per la realizzazione – ha concluso – delle opere di ristrutturazione sia per la realizzazione e gestione del progetto di valorizzazione culturale dell’immobile, nel rispetto del vincolo di destinazione del bene».

La Fondazione «E’ una giornata importantissima – ha detto il presidente della fondazione Cassa di risparmio di Perugia Giampiero Bianconi – che premia la volontà e l’impegno della fondazione a sostegno di un’iniziativa che guarda non solo alla valorizzazione di una città ma di tutta la nostra Regione. Crediamo che da questa collaborazione tra Fondazione, Comune e Regione possa svilupparsi un progetto che si concluda in tempi rapidi. Il prossimo passo sarà la predisposizione della gara per l’affidamento della progettazione dei lavori, che dovrebbero concludersi entro il 2021».

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