Perugia, una Proloco per quattro

Marinelli «Dobbiamo far crescere i bambini con la consapevolezza del bene pubblico»

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di Ros.Par.

I perugini si rimboccano le maniche. Ormai da anni in città e nei vari quartieri si riuniscono in associazioni. Il perché è presto detto. Da una parte ci sono le forze dell’ordine che presidiano il territorio e cercano di assicurare legalità e sicurezza, dall’altro le istituzioni locali sempre più con meno risorse pubbliche. Ma tutto questo basta. Anche perché la delinquenza aumenta, i furti nelle abitazioni sono sempre più frequenti. Una situazione che genera impotenza e paura. È necessario riappropriarsi degli spazi pubblici e vigilare. Un concetto che in tanti negli ultimi anni hanno cercato di trasmettere e recentemente lo hanno rimarcato il questore di Perugia, Carmelo Gugliotta, e il sindaco Andrea Romizi. E di questo ne sono consapevoli anche i cittadini.

La Proloco Sulla scia di questi motivi nasce la Proloco Prst – Parlesca, Rancolfo, Solfagnano, Tavernacce. La prima assemblea si è tenuta a metà febbraio. Un incontro partecipato, sottolinea il suo vicepresidente, Damiano Marinelli: «150 cittadini al Cva di Solfagnano, neanche per le elezioni c’è stata tutta questa gente». L’idea nasce nell’ottobre scorso, periodo in cui il territorio, come altri della città, viene preso di mira da una serie di furti nelle case. Durante un confronto tra cittadini per capire cosa si può fare, nasce il Comitato promotore composto da 16 persone. Da quel momento inizia un vero e proprio tour sul territorio: incontri con le associazioni locali, con gli abitanti e anche in questura per parlare di sicurezza.

L’unione fa la forza «L’intento è di essere da supporto a chi già opera per il bene delle quattro frazioni – spiega Marinelli – e attivare insieme una serie di iniziative per migliorare la zona e avere un rapporto di collaborazione con l’amministrazione comunale». Pulire i parchi – «sono nell’abbandono più totale» – dare un decoro alla stazione – «molto frequentata, ma è un murales abbandonato» – organizzare eventi socio-culturali «per far crescere i bambini e i ragazzi con la consapevolezza del bene pubblico, quindi, per il rispetto delle cose e delle persone».
Questi i propositi della neo Proloco Prst, partita con 16 membri e che ora ha all’attivo 31 iscritti: Nicola Coletti presidente, i vicepresidenti Michele Battistelli e Damiano Marinelli, Francesco Battistelli, Paolo Becchetti, Daniele Belardinelli, Tullio Bellucci, Antero Bianchi, Romeo Boggi, Emanuelito Boldrini, Emanuele Bragetti, Andrea Carletti, Marino Ciaccini, Alessandro Maccarelli, Angelo Stefano Mancini, Cristian Marinelli, Claudio Martinelli, Nicola e Stefano Merli, Giuseppe Migliaccio, Manuela Monaldi, Luca e Ugo Mortini, Nazzareno Natali, Alberto, Filippo e Roberta Pagnottini, Sauro Pannacci, Rolando e Simona Rosati e Fabio Starnini.

No alla caccia alle streghe Un valore importante, quello delle associazioni che vigilano e animano i quartieri e le piazze di ogni città. Che cercano di tenere alla larga balordi e malintenzionati. Eppure non tutti la pensano così. O almeno è questo quello che sottolinea il gruppo comunale del Pd: «Durante la seduta della commissione bilancio abbiamo assistito per l’ennesima volta – è questa l’accusa dei democratici – alla becera arroganza di chi ignora e non conosce il mondo dell’associazionismo e la sua fondamentale rilevanza nei quartieri, nelle frazioni e nei borghi del centro storico. I consiglieri del centrodestra hanno presentato un ordine del giorno, in cui si cerca di fare cassa sulla pelle delle piccole associazioni che punteggiano e animano il territorio comunale. Facendo leva sulla presunta mancanza di valore sociale e ipotizzando lo scopo di lucro dietro attività ricreative e di aggregazione sociale. Si porta avanti un’inutile caccia alla streghe chiedendo una revisione e una maggiorazione economica di tutti i contratti in essere tra il Comune e le realtà associative esistenti, trascurando il regolamento comunale che già prevede una commissione tecnica ad hoc di controllo annuale».

Assessore Secondo il Pd, «la stessa assessore Cicchi quando è intervenuta in commissione, ha esordito evidenziando la primaria importanza dell’associazionismo territoriale auspicandone l’incremento. Il nostro gruppo del Pd è intervenuto per sottolineare che l’associazionismo va per prima cosa vissuto e conosciuto al fine di poterne comprendere a pieno il valore sociale intrinseco e la sua funzione di strumento utile all’aggregazione e all’inclusione sociale, specie in aree periferiche di Perugia e per i soggetti portatori di handicap, svantaggiati e a rischio emarginazione».

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