Perugina, aumentano part-time a San Sisto

Le fuoriuscite non convincono: 30 operai resteranno a tempo indeterminato, a patto che accettino una limitazione delle ore. 25 mila euro il contributo

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Non è una novità rivoluzionaria – il processo va avanti secondo l’accordo firmato a marzo – ma una piccola sostanziale modifica nei numeri, che poi sono persone, sono famiglie.

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Operai in sciopero

Indeterminato ma part-time Stando a quanto riportato dal Corriere dell’Umbria e confermato a umbriaOn sia da ambienti della multinazionale sia dai sindacati, pare che i numeri dei ricollocamenti siano ulteriormente calati, a fronte però di un aumento dei contratti a tempo indeterminato con taglio orario. In pratica, l’azienda, di fronte all’evidente difficoltà di piazzare tutti i potenziali esuberi ha fatto una controproposta: restate, però a stipendio (e orario di lavoro) tagliato. Una proposta che avrebbe trovato sostanziale adesione da circa una trentina di potenziali ricollocati. Chi sceglierà questa modalità perderà solo cinquemila euro sull’incentivo (da 30 a 25mila euro), ma avrà un contratto a tempo indeterminato a San Sisto.

Quelli che hanno tagliato i ponti A questi vanno aggiunti quelli che hanno rinunciato alle ricollocazioni (con bonus di 30mila euro e lavoro garantito per almeno 14 mesi da un’azienda del territorio, cui andrebbero altri 30mila euro) optando invece per la fuoriuscita drastica (con bonus di 60mila euro). Siamo ormai a 140 fuoriuscite definitive senza paracadute: un’enormità. Un taglio netto con una storia lavorativa, con un pezzo di vita personale e cittadina, che ha lasciato l’amaro in bocca.

Luca Turcheria (Cgil)

Marcia indietroRegistriamo che la posizione di Gianluigi Toia, direttore delle relazioni industriali, si è un po’ ammorbidita e se fino a un paio di mesi dava per scontato che tutti avrebbero accettato il nuovo lavoro (la legge parla di perdita degli ammortizzatori sociali per chi non accetta una offerta congrua nel raggio di 50 chilometri) oggi si mostra disponibile a «una soluzione ancor più inclusiva e migliorativa per i lavoratori». Soddisfatto Turcheria (Rsu Cgil), soprattutto perché si tratta di contratti a tempo indeterminato che «garantiscono coperture contributive e assistenziali fondamentali per una tenuta sociale e familiare decente».

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