Perugina, la politica: «Difendiamo il lavoro»

Accanto ai lavoratori in sciopero dalle 5 di mercoledì tutti i rappresentanti politici. «Vertenza riguarda visione strategica dell’Umbria»

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C’è il sostegno di ogni colore politico a quella che si sta configurando sempre di più come una battaglia di tutta la città per difendere il lavoro.

La consigliera comunale Pd Sarah Bistocchi

La politica A fianco dei lavoratori della Perugina, infatti, anche mercoledì mattina sono scesi vari esponenti politici, a ogni livello istituzionale. Sostegno, come sottolineato sempre da tutti i rappresentanti delle sigle sindacali, che non è mai mancato in questi mesi, come testimonia anche la presenza del sindaco di Perugia Andrea Romizi mercoledì mattina al ministero dello Sviluppo economico, per partecipare al tavolo. In attesa dell’arrivo di notizie da Roma, a Perugia si sono susseguiti gli interventi dei rappresentanti sindacali, alla presenza di diversi esponenti della politica locale con i rappresentanti di Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia.

Il consigliere regionale Marco Squarta

Sostegno «Sono stato davanti ai cancelli della Perugina, stamattina, per ribadire l’impegno mio e di tutto il Partito Democratico al fianco dei lavoratori e dei loro rappresentanti oltre che delle istituzioni in difesa dell’occupazione e a sostegno di una visione strategica per la città e per la regione che vede nello stabilimento di San Sisto un elemento imprescindibile». Così, in una nota, il segretario regionale Pd Giacomo Leonelli, che aggiunge: «La soluzione non può essere quella di un ricollocamento degli esuberi in altre realtà in via di definizione sul territorio, che devono, invece, rappresentare un’occasione per una generazione, quella dei giovani e dei giovanissimi, tagliata fuori dal mondo del lavoro, come abbiamo ricordato anche in occasione della nostra assemblea programmatica qualche settimana fa a Castiglione del Lago».

Tutti in difesa del lavoro «La vertenza Perugina – inoltre – non è solo una questione occupazionale, ma riguarda, soprattutto, una visione strategica per Perugia e per l’Umbria. Non possiamo, dunque, lasciare che la battaglia resti una battaglia solo sindacale, ma dobbiamo sentirci tutti chiamati in causa: la politica e le istituzioni, ma anche i cittadini, le forze studentesche, le realtà associative. L’auspicio è che tutta la città sia pronta a sostenere una mobilitazione straordinaria e fondamentale per il futuro delle nostre comunità; evidentemente le istituzioni da sole non bastano, soprattutto quando si fa assordante – e assolutamente da stigmatizzare – l’assenza della maggioranza al governo di Perugia al presidio organizzato oggi davanti ai cancelli della fabbrica”. “Dobbiamo tutti – conclude Leonelli – difendere la Perugina».

«La città si mobiliti» «La Perugina deve appartenere alla città di Perugia»: a parlare è la consigliera regionale Carla Casciari (Pd) in merito ai 364 esuberi annunciati dalla Nestlé. «Questa azienda – prosegue – è uno dei simboli della nostra città, un patrimonio, non solo economico, che va difeso da tutti. La sua fondatrice, Luisa Spagnoli, è considerata una delle prime imprenditrici in Italia, donna creativa ed intraprendente. Presidieremo politicamente l’evolversi della vertenza ed il rispetto del piano presentato nel 2016, affinché vengano assicurate garanzie di piena produttività allo stabilimento di San Sisto. Dalla città di Perugia mi aspetto una mobilitazione importante e partecipata in difesa di un simbolo della peruginità».

Aggiornamenti nel corso della giornata

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