Piastra logistica, altri anni di attesa a Terni

Fino a 5 per l’entrata in funzione dello scambio gomma-treno. La Regione pensa al bando per la gestione dell’unico capannone costruito

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Una vera e propria cattedrale nel deserto, un’infrastruttura pronta – almeno per la parte realizzata – dal 2016, ma mai usata. E che dovrà attendere ancora prima di entrare a pieno regime, da un minimo di tre anni ad un massimo di cinque, se tutto andrà bene: si parla della piattaforma logistica di Maratta, tra Terni e Narni, al centro di un sopralluogo congiunto, giovedì mattina, da parte della prima e della terza commissione consiliare di palazzo Spada, presiedute rispettivamente da Sara Francescangeli e Leonardo Bordoni. Qualche passo in avanti nell’entrata in funzione parziale dell’opera potrebbe comunque essere all’orizzonte.

CHIANELLA IN REGIONE LO SCORSO GENNAIO: «PIASTRA, IPOTESI DI BANDI»

La visita

A fare da ‘Cicerone’ ai consiglieri e all’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche, l’architetto Umberto Piccioni, del servizio patrimonio della Regione, e l’ingegner Antonio Galliano, del servizio opere pubbliche. Come hanno spiegato i due tecnici nel giro di 10 giorni, dopo diversi incontri sul tema, la Regione trasmetterà a Rfi, per la firma, la convenzione per la realizzazione dei lavori di allaccio del binario interno alla piastra alla linea ferroviaria Roma-Ancona. Mancano da portare a termine gli ultimi 100 metri del tratto di collegamento, ma da completare non c’è un semplice binario, in quanto l’infrastruttura dovrà essere dotata di un sistema di controllo e sicurezza fondamentale nel futuro scambio delle merci. L’intervento interesserà anche la linea ferroviaria, che dovà essere ricalibrata, e costerà circa 9,6 milioni di euro, già finaziati da palazzo Donini.

PIASTRE LOGISTICHE: «MANCANO I GESTORI»

Gli step

Una volta che tutti i soggetti avranno firmato la convenzione, tra progettazione dei lavori di adeguamento ferroviario, approvazione, appalto e realizzazione, è stato stimato che occorreranno tra i tre e i cinque anni per vedere l’opera completata. «Ma nel frattempo – ha precisato Piccioni -, in attesa della bretella ferroviaria, si sta cercando di poter avviare l’interscambio gomma-gomma. Un progetto su cui Regione e Sviluppumbria stanno lavorando per valorizzare la piattaforma affidandone la gestione ad eventuali soggetti privati interessati, che avrebbero l’onere di completare l’opera attraverso un intervento di project financing». Finora è stato infatti realizzato un capannone di deposito merci da 1.800 metri quadri, ma il progetto iniziale ne prevede un altro della stessa metratura, oltre ad un terzo di circa 9 mila metri quadri.

LA ‘DOGANA’ DI TERNI NELLA PIASTRA LOGISTICA

Gestori cercasi

«Entro tre o quattro mesi – ha continuato l’architetto – potrebbe essere trovata la soluzione, attraverso la pubblicazione di un bando in cui verrà chiesto ai privati di partecipare al partenariato con il pubblico, con un contratto a lunga scadenza. L’interesse di alcune associazioni di categoria c’è, poi bisognerà capire se si concretizzerà una volta pubblicato il bando», i cui termini e costi al momento non si conoscono. Intanto, per ‘vivacizzare’ il sito, nella palazzina che ospiterà gli uffici direzionali della piattaforma già da diversi mesi è stata trasferita l’Agenzia delle dogane. Ma intorno, per ora, rimane il nulla, a parte un po’ di erba alta e qualche sgommata sull’asfalto della piastra, a testimonianza di qualche ‘incursione’ non autorizzata.

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