Ponte San Giovanni, allarme prostituzione

Perugia, i cittadini raccolgono firme per un esposto: «La situazione dura da due anni e non migliora». Il consigliere Pd Diego Mencaroni ‘interroga’ il sindaco

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di E.M.

È allarme degrado e prostituzione a Ponte San Giovanni. A denunciarlo, in un’interrogazione al sindaco e alla giunta, è il consigliere del Partito democratico del Comune di Perugia Diego Mencaroni, che ha raccolto i malumori dei cittadini. Due giorni fa, infatti, una di loro ha presentato un esposto al Sindaco, al Prefetto e ai Carabinieri, per denunciare la situazione in cui il quartiere perugino si troverebbe da circa due anni. La questione riguarda proprio la presenza di prostitute «a tutte le ore del giorno» tra la piazza del mercato, il cva e le scuole.

 Atto politico «Abbiamo cercato di tradurre in atto politico quello che gli abitanti di Ponte San Giovanni denunciano da tempo – ha spiegato Mencaroni ad UmbriaOn – e cioè la presenza diurna di prostitute in luoghi frequentati del quartiere, che svolgono la loro attività sotto gli occhi di tutti. È capitato spesso che abbiano adescato persone anziane e che si siano verificati anche fenomeni di microcriminalità». Stando ai racconti dei cittadini, pare infatti che alcune di loro per «arrotondare» abbiano compiuto furti a passanti e che, tra l’altro, utilizzino i bagni della Asl scatenando proteste da parte dei fruitori della struttura.

Il racconto «Sono una cittadina molto arrabbiata e lo sono anche molti miei compaesani», racconta la signora di Ponte San Giovanni che si è occupata di raccogliere le firme ed ha presentato l’esposto. «Ho pensato a lungo se fare qualcosa e ci ho messo molto tempo a raccogliere adesioni – spiega – ma poi l’ho fatto nonostante le firme siano ‘solo’ 314, perché la situazione nel tempo non è certo migliorata». Dai racconti della donna, infatti, sembra che il fenomeno della prostituzione di giorno, nel centro del quartiere, vada peggiorando. «È iniziato piano piano, ma ormai ne siamo al corrente tutti. Sono ragazze prevalentemente di etnia rom, vestite in modo non appariscente. Si appostano tra il parchetto, il cva e la piazza del mercato, avvicinano gli uomini più anziani, salgono in macchina e se ne vanno. E si arrabbiano con chi sosta nelle loro zone o prova a dire loro qualcosa». Particolarmente preoccupante, per gli abitanti, è che il tutto avvenga nei pressi di scuole e supermercati: «Anche i rapporti spesso vengono consumati nei parcheggi di posti frequentati da bambini, ieri alle 10 di mattina ce n’erano già sei».

L’interrogazione Se la lotta alla prostituzione è compito, innanzitutto, della polizia giudiziaria, secondo Mencaroni il problema può però essere trattato anche dal punto di vista politico. «Nel quartiere di Ponte san Giovanni – si legge nel testo dell’interrogazione – da svariati mesi si registra la presenza di prostitute che stazionano nelle aree antistanti il CVA, la chiesa parrocchiale e il palazzetto dello sport. Frequentemente, al Comando Polizia Municipale, pervengono segnalazioni da parte dei residenti». Il consigliere ha così chiesto una risposta orale al sindaco Andrea Romizi, che verrà data durante il prossimo question time, per cercare di capire come il Comune ha intenzione di arginare il problema. «Il Comune di Perugia dal 2014 ha periodicamente emesso ordinanze anti prostituzione per cercare di ridurre questa piaga sociale. La sicurezza stradale e l’incolumità pubblica, sono messe costantemente in pericolo a causa di comportamenti imprudenti e imprevedibili di quanti sono alla ricerca di prestazioni sessuali a pagamento».

 Cosa fare Prima di tutto, secondo Mencaroni, bisognerebbe capire se esiste già un’ordinanza comunale sulla prostituzione a Ponte San Giovanni. «Per adesso ci risulta che la 327 del 15 aprile 2016 sia scaduta il 31 ottobre e non sia stata prorogata – spiega – chiederemo un accesso agli atti per capire quel è lo stato dell’arte. Ma bisogna agire insieme per fare qualcosa. Se esiste, fare applicare l’ordinanza, ma anche pensare all’installazione di videocamere e capire se le donne che si prostituiscono sono obbligate da qualcuno».

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