Povertà a Terni, inversione di tendenza

Secondo la Caritas nei centri di accoglienza crescono le presenze di cittadini italiani e diminuiscono quelle di stranieri o apolidi: l’aiuto dell’associazione San Martino

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In occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, mercoledì mattina il vescovo Giuseppe Piemontese ha incontrato i rappresentanti della stampa del territorio. Con l’occasione Ideale Piantoni (direttore della Caritas diocesana) e Francesco Venturini (presidente dell’associazione di volontariato San Martino) hanno tracciato un bilancio sul sostegno offerto nel 2017.

Inversione di tendenza «Abbiamo ripreso il tema proposto al convegno delle carità dello scorso 18 novembre – ha spiegato Ideale Piantoni, direttore della Caritas diocesana – per fare una riflessione sull’anno passato e tracciare una linea di lavoro per il 2018. Guardando i dati emersi dal ‘Laboratorio delle povertà’, possiamo trarre due indicazioni importanti: la presenza di nuclei presso il nostro centro di accoglienza in diminuzione, tendenza invertita rispetto agli ultimi 2 anni, e l’incremento di presenze di cittadini italiani e diminuzione di quelli straniere o apolidi».

I nuclei familiari Il dato con inversione di tendenza (619 ascolti contro i 790 del 2016) «contrasterebbe con le statistiche nazionali e con le tante trasmissioni televisive e radiofoniche. Noi abbiamo fatto più di una riunione per discutere ed analizzare il dato», ha sottolineato Piantoni. «Ogni territorio ha le sue ricchezze e le sue povertà ed è possibile che la provincia di Terni (o la Diocesi) abbia avuto una tendenza di incremento delle povertà non registrata dal nostro sistema informatico, perché non vengono finalizzati i collegamenti informatici con la periferia e le città minori. Riguardo al dato di presenze in diminuzione, poi, il numero di 619 è relativo al solo centro diocesano di via Vollusiano, a cui devono essere aggiunte le altre persone che vengono alla mensa e i senza fissa dimora».

Italiani in aumento e stranieri in diminuzione Il direttore della Caritas ha aggiunto che «anche per quanto riguarda il secondo dato, sembra una controtendenza rispetto ai toni forti che si usano riguardo ai migranti e alla loro sempre più consistente presenza sul territorio. Il dato del centro di accoglienza dice che le presenze italiane sono in lieve aumento rispetto agli stranieri, così anche nella casa di accoglienza ‘Parrabbi’ e alla mensa San Valentino e l’emporio solidale rileva più italiani che stranieri».

Nuove povertà Per Piantoni «dovremmo considerare altri fattori che potrebbero aver diminuito l’afflusso al centro di accoglienza: il decentramento delle povertà, sicuramente il caro affitto in città, rispetto alle periferie o ai piccoli centri urbani, potrebbe essere un motivo; la mancanza o la perdita di lavoro, coloro che si sono presentati a chiedere aiuto sono compresi nella fascia di età tra 45 e 54 anni (27%) e nella fascia tra 25 e 54 anni (75%) e la perdita del lavoro nella fascia 45-54 anni e la mancanza di lavoro per i giovani, ha condizionato l’economia delle famiglie; le nuove povertà, forse meno poveri, ma con nuove e differenti povertà: i problemi famigliari (15%), la sanità (4,86%), si sommano all’impoverimento delle famiglie più anziane (di 1/2 persone) che si fanno carico della famiglia del figlio licenziato o della figlia separata.

L’INTERVISTA A FRANCESCO VENTURINI, ASSOCIAZIONE ‘SAN MARTINO’ – VIDEO

I servizi offerti Nel 2017 le persone che si sono rivolte alla ‘San Martino’, l’associazione di volontariato per la gestione delle opere segno della Caritas, sono state 6.320. Molteplici i servizi offerti che ha illustrato il presidente Francesco Venturini: «Nel 2017 i pasti forniti dalla mensa San Valentino sono stati 36 mila; mentre 124.916 sono stati i prodotti alimentari distribuiti dall’Emporio di Terni e di Amelia/Narni a 1.088 utenti (di questi 244 sono minori di cui 11 disabili). Da 1.186 persone (596 donne e 590 uomini) sono stati ritirati 15.715 capi di vestiario ritirati da 1.186 persone e 274 persone hanno usufruito del servizio doccia (237 uomini e 38 donne – 179 italiani e 95 stranieri). Al centro di ascolto sono stati effettuati 619 colloqui e 196 sono stati invece effettuati nel carcere di Terni. Tutti i giorni 4 volontari sono sempre reperibili per l’Emergenza freddo; circa 5 le persone assistite nel 2017. Per quanto riguarda, invece, ‘Emergenza sbarchi’, nel 2017 abbiamo fornito accoglienza a 254 persone, di cui 29 donne e 225 maschi: ora possiamo dire che il fenomeno sia fermo, dato che da luglio nella provincia di Terni, sono state accolte circa 10 persone. Per quanto riguarda, invece, il progetto Sprar sono state accolte nel territorio diocesano 203 persone (162 uomini, 28 donne e 13 minori). Tutto questo è possibile grazie ai nostri volontari, che nel 2017 sono stati 260, e ai nostri 13 dipendenti e 28 operatori sociali».

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