Processo inceneritore: tutto da rifare

Terni, a gennaio 2014 il gip aveva prosciolto tutti e dieci gli indagati. La Cassazione ha annullato la decisione

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Tutto da rifare: a distanza di poco più di un anno dalla sentenza di non luogo a procedere emessa dal gip Pierluigi Panariello nei confronti di tutti e dieci gli indagati, la corte di Cassazione ha annullato la decisione. Si dovrà così svolgere una nuova udienza preliminare per il procedimento penale legato alle gravi patologie tumorali accusate da quattro operai dell’ex inceneritore Asm di Maratta, due dei quali – Giorgio Moretti e Ivano Bordacchini – deceduti fra il 2008 e il 2011.

Il motivo La Suprema Corte ha accolto il ricorso presentato dalla procura di Terni e dal pm titolare del fascicolo, Elisabetta Massini, contro quella decisione. I giudici del ‘palazzaccio’ avrebbero riscontrato carenze nelle motivazioni addotte dal gip in relazione al proscioglimento.

Passo indietro Torna così tutto in ballo per i dieci indagati – l’ex sindaco di Terni Paolo Raffaelli, gli ex presidenti Asm Giacomo Porrazzini, Stefano Tirinzi e Piero Sechi, l’ex direttore generale Moreno Onori, gli ex membri del cda Asm Paolo Olivieri e Raffaele Iannotti, l’ingegnere Giovanni Di Fabrizio e il consulente Aldo Di Raimo Marrocchi – che dovranno ora affrontare un’altra udienza preliminare di fronte ad un nuovo giudice.

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