Loro, martedì mattina, andranno regolarmente in aula e, almeno questo è l’impegno, ci resteranno «fino alle 19 – annuncia Claudio Ricci, a nome di tutti i consiglieri regionali di centro destra e delle liste civiche – in segno di democratico dissenso, visto che per la crisi politica della giunta non si terrà l’assemblea legislativa. O si è in grado di governare, soprattutto la sanità umbra – rincara Ricci – o bisogna tornare al voto».
«Tagliare» In Umbria, secondo Ricci, «occorre prevedere una sola Asl, con sedi integrate a Perugia e Terni, e una sola Azienda ospedaliera. Concordo perfettamente con l’ex assessore alla Sanità Luca Barberini. Già il 4 febbraio – spiega Ricci – avevo presentato una mozione su questo, ben prima della crisi della giunta regionale scaturita dalle nomine di direttori e dirigenti della sanità. A questo punto la mozione può essere portata in assemblea legislativa e approvata qualora i consiglieri legati alla corrente del Pd di Giampiero Bocci la votassero. Per questo nella prossima seduta dell’assemblea legislativa, se e quando verrà convocato, porterò all’ordine del giorno la mozione. Allora, vedremo chiaramente se ancora esiste una reale maggioranza in grado di governare l’Umbria».