Rosati e il ballottaggio: «Latini stia attento»

Il candidato sindaco di ‘Prima Terni’ («Sono soddisfatto e al tempo stesso insoddisfatto») ‘avverte’ il collega: «Romizi a Perugia ribaltò ogni pronostico»

Condividi questo articolo su

Ed ora i riflettori della contesa si spostano anche su coloro che, pur non avendo guadagnato la possibilità di correre per il ballottaggio, una qualche voce in capitolo sull’esito finale della contesa Latini-De Luca, potrebbero averlo. Uno di questi è Andrea Rosati, candidato sindaco di ‘Prima Terni’.

LE PREFERENZE A TERNI

Qual è il primo bilancio per la sua lista civica?

«Il risultato si può leggere in due modi. Quello delle attese, che erano importanti perché sono convinto di aver unito persone competenti, oneste e che possono dare molto a questa città. Portare più di una di loro in consiglio comunale sarebbe stato davvero un bene ed un segnale che si può entrare nel ‘palazzo’ anche senza essere legati a partiti. Poi c’è una lettura più positiva, dettata dal fatto che in appena cinque settimane, solo con le nostre forze, con un nome ed un simbolo completamente nuovi, abbiamo raggiunto una percentuale (il 3,3%, ndR) importante e rappresentativa».

Più in generale, cosa emerge dal voto a Terni?

«I ternani, da buoni italiani, seguono le mode: prima c’è stato Renzi, poi i 5 Stelle, ora la Lega di Salvini. Ci innamoriamo e disinnamoriamo facilmente. Siamo pieni di slanci e in grado di compiere imprese, ma poco stabili nel tempo. Credo che ciò si sia visto anche a Terni. Se avessimo votato due anni fa, per fare un esempio, credo che il M5s avrebbe vinto largamente».

In vista del ballottaggio, quale linea terrete? Per come avete condotto la campagna elettorale, ci sembrate più portati al dialogo con il centrodestra piuttosto che con il M5s.

«Intanto Leonardo Latini deve prestare la massima attenzione, perchè proprio in Umbria abbiamo avuto l’esperienza di Andrea Romizi che, al ballottaggio, è riuscito a ribaltare i pronostici che lo vedevano sconfitto contro Wladimiro Boccali e a diventare sindaco di Perugia. La percentuale che ha ottenuto gli dà garanzie ma non quella della vittoria. Chiaro che il favorito è lui. Qual è un motivo per dialogare con Latini? Il fatto che sia un’ottima persona che, al pari degli altri candidati, ho avuto modo di conoscere meglio in queste settimane di giri estenuanti fra tv, conferenze e confronti. In un certo senso siamo diventati un po’ tutti amici ed ho conosciuto ottime persone come Alessandro Gentiletti, Emiliano Camuzzi. Se c’è qualcosa che potrebbe allontanarmi da Latini è invece il pericolo che qualche posizione si estremizzi. Non sarebbe un bene per i tanti problemi, in gran parte pratici, che questa città deve risolvere».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli