Sanità, Eros Brega contro Andrea Casciari

Il consigliere regionale vicino a Gianpiero Bocci punta il dito contro una nomina fatta in scadenza di mandato

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Volano gli stracci, dentro il consiglio regionale, dentro la giunta, dentro il Pd, dentro gli ospedali. Volano dappertutto. E una volta che hanno cominciato a volare, si sa, è difficile fermarli.

L’interrogazione Il consigliere regionale Eros Brega (Pd) ha infatti presentato un’interrogazione per sapere se è vero che «il direttore generale dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, nell’imminenza della scadenza del proprio incarico, abbia assegnato la responsabilità di una struttura complessa». Per Brega «se fosse vero, si tratterebbe di un comportamento non corretto e rappresenterebbe una pratica di malcostume da evitare, visto che stiamoparlando di incarichi di responsabilità di primaria importanza».

La nomina Secondo Brega, «invece di fare nomine fuori tempo massimo il direttore Andrea Casciari dovrebbe pensare a migliorare la qualità dei servizi sanitari, alleviando inconvenienti e disagi che quotidianamente deve sopportare la povera gente. Se fossero vere le informazioni che mi sono state riferite – spiega Brega – sarebbe giusto che il direttore Casciari mettesse la stessa solerzia che ha impiegato per assegnare la responsabilità alla dottoressa Barzacchi (in realtà si tratterebbe di Agnese Barsacchi; ndr) di una struttura complessa nell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni anche per togliere i letti aggiunti lungo le corsie dei reparti ospedalieri».

I tempi Casciari, dice Eros Brega, «sembra che abbia fatto questa nomina proprio nell’imminenza della scadenza del proprio incarico di direttore generale dell’Azienda. Un comportamento che, laddove dovesse trovare riscontro nella documentazione da me richiesta, sarebbe non corretto, e rappresenterebbe a mio avviso una pratica di malcostume da evitare visto che stiamo parlando di incarichi di responsabilità di primaria importanza».

I documenti Per questo, dice Brega, «ho chiesto di acquisire, con la massima celerità, copia di tutti i provvedimenti, atti amministrativi e pareri relativi al provvedimento di assegnazione dell’incarico, oltre ad una relazione sulla regolarità delle attività amministrative compiute». E vuole sapere «quali siano state le ragioni organizzative e professionali che hanno indotto all’assegnazione delle responsabilità di questa struttura complessa; se l’assegnazione di questa responsabilità sia stata effettuata nel rispetto della normativa vigente; e per quali motivi si è provveduto all’assegnazione di un incarico di eminente rilievo nell’imminenza della conclusione del ruolo di direttore generale di un’Azienda ospedaliera regionale». Sì, gli stracci volano. Altissimi.

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