Sant’Antonio Abate, Collescipoli è pronta

Terni: domenica 14 gennaio torna la festa popolare, una delle più longeve del territorio, che si ripete ininterrottamente dal 1959

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La festa di Sant’Antonio a Collescipoli (Terni) è una delle più longeve e antiche del comprensorio ternano e forse oltre. Domenica 14 gennaio infatti ricorre la 59° edizione della festa che, ininterrottamente dal 1959, si ripete ogni anno con grande seguito di persone e trattoristi devoti al Santo.

Il ricordo Inizialmente il 17 gennaio di ogni anno – ricorda la proloco di Collescipoli – anche nei giorni feriali e con qualunque tempo, le campane suonavano a festa per invitare alla venerazione del Santo e implorarlo per la salute degli animali, allora tanti, perché l’uomo li aveva addestrati ai lavori agricoli per tutte le necessità. Quel giorno arrivavano puntuali, guidati dai loro custodi, preparati per l’occasione, strigliati, spazzolati, ‘infiocchettati’, con dei campanacci al collo che davano vita ad un concerto di suoni d’altri tempi.

Le origini Prima del 1959 la sfilata procedeva lenta nel corso Garibaldini, preceduta in testa da un gonfalone della vecchia confraternita di Sant’Antonio al centro, un fisarmonicista ed il presidente di allora ai lati. Giunti davanti alla chiesa di San Nicolò rallentavano per ricevere la benedizione del parroco di allora. In quegli anni monsignor Gino Paiella, parroco di Collescipoli, a seguito della giornata del ringraziamento promossa nel 1951 dalla Federazione nazionale coltivatori diretti, capì questo nuovo messaggio e nel 1959 istituì la festa con i trattoristi, invitandoli a sostituire il ‘placido’ bue con il ‘rumoroso’ trattore.

L’attualità Il comitato trattoristi ha sempre curato con generosità e abnegazione lo svolgimento della festa e ne ha fatto una missione dal momento in cui don Gino Paiella, nel suo letto di morte, raccomandò che non fosse mai abbandonata, in segno di tanta devozione così sentita dal borgo di Collescipoli. In questi ultimi 15 anni – spiega la proloco – la festa di Sant’Antonio è tornata ad essere anche di ‘ringraziamento’, cercando di abbinare alla benedizione degli animali e dei trattori, l’offerta dei doni degli agricoltori per i più bisognosi, coinvolgendo tutta la comunità di Collescipoli e in particolare i bambini della scuola elementare ‘Feliciangeli’. Il motto ‘ringraziare è donare’ si è affermato, entrando nel cuore di molti, con la speranza viva che un giorno non lontano coinvolga il mondo intero.

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