Senato, M5S contro Pd: «Siete improduttivi»

La polemica di Stefano Lucidi è tutta sull’Umbria e sugli eletti a Perugia e Terni

Condividi questo articolo su

L’attacco è ‘mirato’. E durissimo. Parte da un dato numerico, ma poi va preciso in una direzione. Il senatore umbro del M55 Stefano Lucidi spara a palle incatenate contro i colleghi del Partito democratico.

La produttività «A cinque mesi di distanza arriva un aggiornamento dei dati relativi agli indici di produttività dei senatori umbri. Il risultato conferma la situazione di maggio 2015 e vede il Movimento  Stelle come la forza più produttiva del Senato, per il lavoro svolto quotidianamente dai banchi dell’opposizione».

La classifica Stefano Lucidi; che ricorda di essere stato classificato a quota 291 come indice di produttività, 40simo nella lista totale dei senatori e terzo del gruppo 5 Stelle; attacca i colleghi del Pd: «Le loro posizioni vanno dal 76simo posto fino al 163simo di Gianluca Rossi con indici di produttività che vanno da 215 di Linda Lanzillotta a 114 sempre di Rossi».

Il territorio Poi Lucidi isiste: «Nella lista dei 5 Senatori PD ci sono la Lanzillotta appunto e Miguel Gotor, entrambi eletti nella nostra circoscrizione Umbria, ma che praticamente non fanno riferimento al nostro territorio, e questo significa che il lavoro dei senatori per la nostra regione è ancora più debole di quanto si possa pensare. Ma ancora, l’indice di produttività della senatrice Ginetti sommato a quello di Gianluca Rossi non arriva al mio valore di produttività. Il che è tutto dire».

Il «paradosso» Secondo il senatore del M5S, insomma, «visto che al di sotto dei 200 punti è anche l’indice della senatrice Cardinali, nonostante sia stata relatrice di disegni di legge e faccia parte delle commissioni ‘Lavori pubblici e comunicazioni’; ‘Politiche dell’Unione europea’ e di quella sulle questioni regionali; sembra paradossale che questi senatori di maggioranza stanno votando le riforme di Renzi e Verdini, che distruggeranno il senato e la rappresentanza democratica nelle nostre istituzioni, con il presupposto che il senato è improduttivo».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli