La vicenda risale ad oltre dieci anni fa, era il febbraio del 2008, quando durante una festa di carnevale organizzata all’ex discoteca ‘Fellini’ di borgo Rivo, a Terni, scoppiò il finimondo. A un certo punto volarono spinte, schiaffi e via dicendo e una ragazza venne colpita al volto. Da lì la situazione divenne ancora più tesa e la ‘security’ prese da parte un giovane, ritenendolo evidentemente responsabile del gesto, conducendolo nel privé. Cosa poi accadde, è stato oggetto del processo conclusosi venerdì a Terni, di fronte al giudice Barbara Di Giovannantonio, con la prescrizione di tutte le contestazioni mosse ai tre imputati che al tempo erano rispettivamente il responsabile della sicurezza, un barista ed il titolare della discoteca. Erano accusati di sequestro di persona e lesioni personali per aver costretto il ragazzo – poi morto nel 2011 in un incidente stradale accaduto in zona San Valentino – a restare nel privé, picchiandolo e causandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. I legali difensori dei tre imputati – gli avvocati Carlo Viola, Francesca Carcascio, Antonella Dello Stritto e Francesco Mattiangeli – hanno concluso per l’assoluzione dei propri assistiti ma il tribunale ha inteso rilevare la prescrizione in ragione degli oltre undici anni trascorsi dai fatti.