Sgl, promessa di Ukcg: «Noi assumiamo tutti»

Terni, lettera aperta dei legali del gruppo inglese che si propone per rilevare lo stabilimento ex Elettrocarbonium di Narni

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La premessa è semplice e la fa l’avvocato Massimo Migliosi: «L’unico modo che abbiamo, per comunicare le proposte di Ukcg, è quello di passare attraverso i media, in quanto non ci viene concesso di poterlo fare utilizzando i canali ordinari» e per questo è stata predisposta una lettera aperta ai sindacati. Che umbriaOn pubblica, sperando di contribuire ad un dibattito che possa essere fruttuoso.

di Mario de Stefano e Massimo Migliosi
Rappresentanti legali di Ukcg

Essendo stati incaricati dalla Ukcg di formulare una manifestazione di interesse per il sito produttivo di Narni di proprietà della Sgl Carbon, riteniamo doveroso informare i sindacati dei lavoratori già occupati nello stabilimento di Narni, della concretezza e fattibilità della proposta della Ukcg e del progetto industriale che si vorrebbe avviare.

Va ribadito che la Ukcg è una realtà industriale presente sul mercato da oltre 30 anni, ha stabilimenti nel Nord del Regno Unito, in qualità di trader vende prodotti di produzione di terzi (i piccoli diametri) e di produzione propria (di diametro più grande), avrebbe intenzione di produrre elettrodi dei diametri che i macchinari dello stabilimento di Narni consentirebbero di produrre, e avrebbe pronta una linea di produzione dei ‘nippli’ (elementi di raccordo utilizzati per completare la realizzazione di un elettrodo di grafite; ndr) che potrebbe trasferire a Narni per realizzare un prodotto finito.

Inoltre sarebbe in grado con gli ordini medi consolidati negli anni, di utilizzare la capacità produttiva dell’impianto di Narni da un minimo del 40%, nei primi 24 mesi, al 100% entro 5 anni e cosa non irrilevante sarebbe in grado di certificare la produzione autentica di elettrodi in Ue, senza ricorrere a raggiri delle norme antidumping.

Tutto ciò premesso occorre rilevare che ad oggi i rappresentanti della Ukcg non hanno avuto l’occasione di illustrare questo progetto industriale al commissario incaricato dalla Sgl Carbon, avvocato Marco Petrucci, nonostante si tratti di una proposta concreta che potrebbe essere di interesse dei lavoratori perché comprende un piano di continuità produttiva, che potrebbe progressivamente portare al riassorbimento della forza lavoro già occupata nello stabilimento di Narni, rappresentando inoltre un opportunità per il territorio umbro.

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